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Il parto cesareo è sempre più frequente in Italia, soprattutto al Sud. Questo perché gravidanza e parto sono ancora eccessivamente medicalizzati e vi è poca informazione riguardo a travaglio e momento espulsivo.
Eccessiva medicalizzazione del parto
Il parto cesareo a volte è strettamente necessario (anomalie della placenta, del cordone ombelicale, posizione podalica del bebè) ma in altre circostanze potrebbe essere tranquillamente evitato. Anche perché il cesareo è comunque un’operazione chirurgica con tutte le conseguenze del caso per la salute della mamma. Un recente studio ha dimostrato, inoltre, che i bambini nati con il parto cesareo sarebbero più predisposti alle allergie.
Bimbi più allergici
Il 16° Congresso nazionale della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip) ha sottolineato che in Italia si raggiunge un numero eccessivo di cesarei evitabili, con un picco nella regione Campania. Ma il parto (con le sue modalità e difficoltà) assume un’importanza decisiva per quanto riguarda la salute presente e futura del neonato. Durante il momento espulsivo naturale, infatti, il bambino riceve dalla mamma batteri “buoni” (vaginali e intestinali) che andranno poi a costituire la flora batterica dello stesso neonato, rinforzando il suo sistema immunitario. Questa preziosissima eredità viene definita “eredità microbica” e coinvolge anche il latte materno, indispensabile alla crescita ma anche al buon funzionamento delle difese del bebè (anche da adulto).
La prima prevenzione
I lactobacilli e i bifidobatteri del latte materno sono una garanzia di salute per il neonato e una forma di prevenzione ottimale contro numerose patologie, comprese le allergie. Quando il bimbo nasce con parto cesareo, però, vengono a mancare queste “consegne” materne. Ma se l’intervento chirurgico si mostra necessario, si può supplire artificialmente (in parte) a questa mancanza. La Siaip spiega, infatti, che specifici ceppi probiotici assunti nei primissimi istanti di vita, potrebbero migliorare le condizioni di salute presenti e future del neonato nato con parto cesareo.