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Per partorire non è consigliabile scegliere l’ospedale solo “perché è vicino a casa” o ci lavora il proprio ginecologo. Ecco i criteri di selezione per assicurarsi un’assistenza al top.
1 Effettua più di 500 parti all’anno
Il volume annuale delle nascite è un indice di sicurezza. È stato stabilito che una struttura che accoglie meno di 500 parti all’anno non possa offrire sufficienti garanzie alla donna e al nascituro.
2 La proporzione tra cesarei e parti naturali è accettabile
Il decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015 ha stabilito che un punto nascita che effettua annualmente un numero di parti superiore a 1000 non dovrebbe superare il 25% dei cesarei, mentre la soglia è del 15% se i parti sono meno di 1000 all’anno. Una pubblicazione del ministero della Salute intitolata “Taglio cesareo, solo quando serve” è scaricabile qui.
3 Si è aggiudicato il bollino rosa
Il bollino rosa è una certificazione che viene assegnata dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) agli ospedali particolarmente attenti alla salute della donna, sia per le cure sia per la prevenzione.
4 Garantisce l’analgesia epidurale 24 ore su 24
Il parto in analgesia è stato inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel 2008. In realtà, non in tutte le strutture viene effettuata l’epidurale di notte o nei fine settimana.
5 Possiede un’Unità di Terapia Intensiva Neonatale
La presenza di questo reparto diventa irrinunciabile quando la gravidanza è gemellare o, comunque, a rischio, per esempio, per diabete, preeclampsia, ipertensione, eccessivo aumento di peso.
6 È attrezzato per la raccolta del sangue del cordone ombelicale
La possibilità non incide sul livello di sicurezza della struttura, però è una chance a cui sarebbe un male rinunciare in un’ottica di solidarietà sociale.
7 Dispone del rooming-in
Poter tenere sempre il bambino accanto a sé è una grande opportunità perché favorisce l’allattamento e l’attaccamento mamma-bambino.
8 Il papà può entrare in sala parto
Assistere al parto non deve costituire un obbligo per il papà, ma non deve neppure essere una possibilità che gli viene preclusa.
9 Non è lontanissimo dalla propria abitazione
La distanza da casa non deve essere l’unica caratteristica a cui guardare quando si sceglie l’ospedale in cui partorire, però sarebbe imprudente decidere per una struttura che si trova a più di 30-45 minuti di auto.
10 Ci sono vasche per il parto in acqua o altri presidi che agevolano la nascita
Dopo aver accertato che l’ospedale possiede tutte le caratteristiche che autorizzano a considerarlo sicuro ci si può concedere il lusso di guardare ai dettagli. La presenza di “liane”, palloni che cullano, sgabelli olandesi, spalliere può rendere l’esperienza del parto migliore.
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