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La nascita di un figlio è un evento unico e speciale per la donna e per chi le sta intorno. Fino a oggi, però, il parto era considerato un momento molto intimo da condividere con il proprio partner o con la mamma o l’amica del cuore. Fino a oggi, appunto. Perché ora le cose potrebbero cambiare, con il parto destinato a diventare un evento sempre più social, con parenti e amici attorno.
Il fenomeno del crowdbirthing
Così si chiama la tendenza tutta inglese che in italiano significa “nascita nella folla”. Immaginarsi come il nascituro, abituato alla quiete del grembo materno, venga catapultato letteralmente nel mondo tra brusii e urla festanti. Si ritrova in un vero e proprio party. In barba alla riservatezza. Le giovani inglesi sono abituate a “condividere” tutto sui social network, che male c’è, quindi, a invitare le persone care ad assistere alla nascita del proprio figlio?
Selfie in sala parto
Riprendere il momento del parto da parte del futuro padre è ormai cosa nota ma dei selfie di parenti e amici non si era proprio sentito parlare. Eppure, da un sondaggio su duemila donne di età diverse è emerso che alcune hanno avuto in sala parto fino a quindici persone, oltre lo staff medico.
Anche la suocera
Le prime persone a essere invitate, dopo il compagno, sono le suocere e le madri. Invece, solo il 25% ha scelto di fare assistere anche il proprio padre. In media, partecipano al parto otto persone care. Molte hanno anche scelto il servizio fotografico per 700 sterline. I prescelti a sentire il primo vagito dovrebbero essere lusingati di tale invito, ma siamo sicuri che sia davvero così? Non è che la futura mamma deve poi preoccuparsi dei mancamenti della suocera o dell’amica del cuore, invece di concentrarsi su se stessa e sul bebè?