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Si chiama “Alexia” l’innovativa vasca per il parto in acqua inventata da Alessia Selmin, ostetrica venticinquenne del Policlinico di Abano Terme (Pd).
Tanti punti di forza
Sono diversi gli elementi di forza che caratterizzano la nuova vasca per il parto in acqua. Innanzitutto, una sedia morbida dotata di un meccanismo di scorrimento, grazie alla quale la donna può essere sollevata ed estratta in caso di urgenza o di controlli. In secondo luogo, ci sono delle superfici d’appoggio che permettono alla mamma di assumere le posizioni migliori per affrontare il dolore del travaglio. Inoltre, non mancano un sistema di filtraggio dell’acqua e dei piani di appoggio per i ferri chirurgici. Per finire, sono stati inseriti un sistema di illuminazione interna e un idromassaggio.
La donna è più comoda
Alessia Selmin ha voluto creare una vasca per il parto in acqua che garantisse una maggiore profondità e, dunque, una maggiore libertà di movimento. La donna può così sistemarsi come meglio crede e anche assumere quelle posizioni in grado di favorire la dilatazione e la progressione del feto lungo il canale del parto, che spesso aiutano a prevenire complicanze. Le vasche al momento in uso negli ospedali italiano non permettono un’assistenza immediata. Anche per questo, la pratica del parto in acqua non è molto diffusa nel nostro Paese. Con il nuovo modello, le cose potrebbero cambiare.
In attesa del finanziamento
Per proteggere la sua invenzione, la giovane ostetrica ha depositato un brevetto italiano che verrà concesso a breve poiché l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ne ha riconosciuto il carattere innovativo. Ora serve un finanziamento, che servirà a costruire un prototipo della vasca e a favorire l’industrializzazione dell’invenzione.