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La nascita è un momento carico di emozioni uniche e di prime volte, per la mamma ma soprattutto per il piccolo. È in questa fase delicata, quando viene alla luce, che il neonato fa il suo primo respiro, ossia inspira ed espira aria per la prima volta. Si tratta di una funzione fisiologica, naturale, ma non così scontata: per questo necessita anche delle mani esperte dell’ostetrica per potersi svolgere senza problemi.
Si puliscono le vie aeree
Terminato il parto, l’ostetrica adagia subito il neonato su un ripiano situato nelle immediate vicinanze della madre. Quindi, procede con una sommaria pulizia del viso e provvede all’aspirazione delle mucosità e dell’altro materiale presente nelle vie aeree. Utilizzando un aspiramuco in plastica soffice e monouso ad azione regolabile, pulisce l’orofaringe e le narici. In pratica, aspirando con la bocca o con l’aiuto di un aspiratore elettrico collegato all’aspiramuco, permette al bebè di fare il suo primo respiro.
Coincide con il primo pianto
Grazie all’intervento dell’ostetrica, dunque, il neonato compie il suo primo respiro; di conseguenza i suoi polmoni si espandono. In genere, il primo respiro coincide anche con il primo vagito del bimbo, che si “presenta” in questo modo ai genitori. Insieme al taglio del cordone, quella delle pulizie delle vie aeree rappresenta una delle primissime cure prestate al bebè appena nato.