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I tatuaggi sono sempre più amati e la parte bassa della schiena è una posizione molto apprezzata per gli amanti del genere. Molte donne in dolce attesa si chiedono però se sia possibile procedere con l’analgesia epidurale avendo un tatuaggio nella zona lombare o se ci siano controindicazioni. Alcuni medici la sconsigliano perché ci sarebbe il rischio, per quanto minimo, di trasferimento di pigmento all’interno del canale vertebrale, altri la effettuano senza problemi, magari con l’accortezza di cambiare leggermente la zona in cui fare la puntura.
Cosa è l’analgesia epidurale
L’epidurale è una tecnica anestesiologica che determina un’analgesia parziale dalla vita in giù. Permette quindi alla gestante di mantenere uno stato di coscienza vigile e una respirazione spontanea durante il travaglio, ma senza avvertire dolore. La visita con l’anestesista per l’epidurale si fa intorno alla 36esima settimana di gravidanza.
Consiste nell’introduzione attraverso un ago, a livello della regione lombare, di un sottilissimo tubicino di plastica (cateterino) che viene posizionato a circa 4-5 centimetri dal piano cutaneo, a livello dello spazio epidurale.
Tatuaggi ed epidurale
Quando si tratta di procedere con l’analgesia epidurale per il parto, molti anestesisti sono riluttanti ad inserire l’ago direttamente nel tatuaggio. Molti medici, infatti, ritengono che ci possa essere il rischio, per quanto minimo, che alcune particelle del pigmento del tatuaggio possano essere trasportate dall’ago all’interno del canale vertebrale al momento della puntura nella zona lombare. In realtà nella letteratura scientifica non si sono ancora evidenziati casi di danni dovuti a questa situazione specifica, mentre è invece stato dimostrato il trasporto di particelle di tessuto (e quindi potenzialmente anche di pigmento) tramite l’ago in siti più profondi.
I problemi che possono insorgere
In letteratura non sono stati ancora riportati casi di danni subiti a causa della puntura nella zona lombare attraverso un tatuaggio, ma il rischio potenziale è quello di infiammazione o di infezione dei rami nervosi che partono dal midollo e decorrono nel canale spinale. I danni, in questo caso, potrebbero anche non verificarsi immediatamente, ma a distanza di tempo. Un altro rischio, seppure di minore importanza per quanto riguarda la salute, è che l’ago possa provocare una piccola cicatrice che può alterare l’estetica del tatuaggio.
“Nel momento in cui viene effettuata l’epidurale c’è il rischio che l’ago possa veicolare alcune particelle del pigmento del tatuaggio all’interno del canale vertebrale – spiega la dottoressa Adriana Paolicchi, direttore SOD Anestesia e Terapia del Dolore presso Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana-. Questo rischio potrebbe creare irritazione, infiammazione o infezione dei rami nervosi che, partendo dal midollo spinale, decorrono in questo canale”.
Tatuaggio sulla colonna vertebrale
Nel caso in cui la partoriente abbia un tattoo proprio nella zona lombare, secondo alcuni medici sarebbe meglio eseguire l’epidurale in un altro punto.
“Il medico specialista che esegue l’analgesia per il parto naturale (o l’anestesia per il cesareo) dovrebbe evitare la zona del tatuaggio – precisa infatti Paolicchi – In alcuni casi questo è possibile selezionando uno spazio intervertebrale con cute sovrastante libera o eseguendo la puntura attraverso una zona di cute libera da pigmento all’interno dell’area del tatuaggio. Quando questi accorgimenti non possono essere attuati, le normali regole di prudenza portano a sconsigliare l’epidurale”.
Secondo il presidente della Società italiana di anestesia rianimazione emergenza e dolore è necessario prevedere, durante la visita anestesiologica che precede l’intervento e nel corso del consenso informato, che questa tipologia di rischio sia ben sottolineata dallo specialista alla paziente tatuata. Controindicazioni assolute esistono, invece, per i casi in cui sulla cute sede di tatuaggio o nelle sue immediate vicinanze siano presenti segni di infiammazione o tatuaggi recenti, quando il pigmento potrebbe non essere ancora del tutto assorbito dal sottocute o ci sia una residua infiammazione dovuta alla reazione al colore.
Il punto di vista di Lucille_roots
Abbiamo chiesto il parere di Lucille_roots, tatuatrice di Roots Tattoo Studio di Milano e mamma della piccola Futura che, senza volersi sostituire ad un parere medico, ci ha raccontato la sua esperienza su questo argomento.
“Non esistono casi che dimostrino la trasmissione di inchiostro qualora venga effettuata l’epidurale quando la zona lombare è tatuata. Di fatto ad ora non si sono mai verificati casi di questo genere e non ci sono motivi per sconsigliare l’epidurale quando la zona lombare è tatuata, anche se l’ultima parola spetta al medico che dovrà effettuare questa procedura. È vero piuttosto che, in presenza di un tattoo in questa zona, può essere più difficile trovare il punto esatto in cui somministrare l’epidurale. Ovviamente questo è il mio parere da tatuatrice, in base alle informazioni in mio possesso, e non quello di un medico. Nella mia esperienza – prosegue Lucille – non ho mai sentito di casi in cui non sia stata fatta l’epidurale per questo motivo, ma solo alcuni casi in cui è stata sconsigliata in caso di un tatuaggio nella zona lombare”.
In breve
Molte future mamme si chiedono se è possibile fare l’epidurale per il parto in presenza di un tattoo nella zona lombare. Alcuni medici la sconsigliano, ma in molti casi è sufficiente scegliere una zona diversa per l’inserimento del cateterino.