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Come sarà il parto? Riuscirò a sopportare il dolore? Sarò brava a spingere? È normale porsi queste domande e avere paura del parto, soprattutto se si tratta della prima gravidanza. Ma oggi per le partorienti c’è una bella notizia: l’arrivo di un nuovo farmaco a loro disposizione per sentire meno dolore durante le ore di travaglio. È uno spray nasale analgesico studiato per ridurre i dolori del parto.
Testato in Australia
Sperimentato in Australia, su 156 partorienti, è risultato efficace come l’epidurale ma con effetti collaterali minori. Il nebulizzatore, infatti, è a base di fentanil, un analgesico, che produce meno fastidi rispetto alle iniezioni di petidina somministrate in travaglio per l’epidurale.
Analgesico usato già sui bambini
Lo spray è stato finora utilizzato soprattutto come analgesico nei bambini e nei pazienti durante i trasferimenti in ambulanza. Grazie ai risultati positivi della sperimentazione i ricercatori dell’University of South Australia lo hanno voluto testare anche in sala parto, ottenendo risultati sorprendenti.
Meno nausea
In base alle ricerche effettuate è emerso che lo spray analgesico provoca meno nausea rispetto alle iniezioni di petidina, rende meno dolorose e più brevi le doglie, crea meno difficoltà ad allattare al seno e dona un maggior senso di soddisfazione alla neomamma. L’80% delle donne che ha utilizzato lo spray nasale analgesico per ridurre i dolori del parto ha dichiarato che lo userà ancora al prossimo parto.
Diverso dall’epidurale
Petidina, per l’epidurale, e fentanil, per lo spray, sono due sostanze oppioidi che vengono trasmesse dalla mamma al bambino. In particolare, la petidina quando viene assorbita dal corpo è convertita in un altro farmaco che rimane nell’organismo del bimbo per 3 o più giorni, causando talvolta lievi problemi di respirazione, sonnolenza e irritabilità. Il fentanil, invece, non si trasforma nello stesso modo, ma viene espulso nell’arco di 2 – 7 ore, con minori rischi di creare effetti sul bambino.
Pratico nell’uso
Il nuovo spray nasale analgesico è molto pratico anche nel suo impiego. Le partorienti possono autosomministrarselo, sotto la supervisione di un’ostetrica, attenuando così il dolore delle contrazioni ma mantenendo tutte le sensazioni fisiche. È, quindi, adatto alle donne che vogliono essere comunque in grado di avere la percezione del travaglio. Inoltre, secondo gli esperti, è indicato anche per coloro che non possono sottoporsi a epidurale per problemi come la preeclampsia (o gestosi).