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Subito dopo la nascita del bambino, si procede al taglio del cordone ombelicale, l’anello di congiunzione fra feto e placenta. Infatti, se durante la gravidanza questo organo è stato fondamentale per fornire al bimbo le sostanze nutritive e l’ossigeno necessari alla sua crescita, dopo il parto non è più necessario.
Non troppo in fretta
Tradizionalmente, il taglio del cordone ombelicale viene effettuato pochi secondi dopo la nascita del bambino. Secondo un recente studio, però, sarebbe meglio non affrettarsi troppo. Un gruppo di esperti svedesi, infatti, ha condotto una ricerca secondo cui aspettando qualche minuto prima di procedere al taglio del cordone ombelicale si riduce notevolmente il rischio che il piccolo soffra di anemia nei primi anni di vita. Il clampaggio precoce del cordone ombelicale priverebbe il neonato di 54-160 ml di sangue. Non solo: il sanguinamento post partum sembra decisamente più abbondante nelle madri di bambini con cordone tagliato precocemente.
Può farlo anche il papà
In genere, il taglio del cordone ombelicale viene effettuato dall’ostetrica o dal ginecologo. Tuttavia, se le condizioni di mamma e bebè lo permettono, se non esistono regole contrarie nella struttura in cui è avvenuto il parto e se il papà lo desidera, può anche essere lui a eseguire la piccola operazione, sotto la guida dell’esperto. In ogni caso, il cordone viene reciso a pochi centimetri dall’addome del bimbo e pinzato.
Il moncone cade spontaneamente
Dopo circa 7-14 giorni, in genere, il moncone rimasto dopo il taglio del cordone cade spontaneamente. In seguito alla caduta del moncone rimane l’ombelico, che impiega dai due agli otto giorni per cicatrizzarsi completamente. Dopo la caduta, si può finalmente fare il bagnetto al piccolo.