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Contro il parto prematuro occorre misurare il collo dell’utero. È quanto affermano gli esperti del Dipartimento di ostetricia e ginecologia dell’Università di Parma, secondo cui questo esame, applicato a tutte le donne tra la 20a e la 24a settimana di gestazione, potrebbe ridurre l’incidenza di parti pretermine.
Serie conseguenze
Nonostante i progressi nella sopravvivenza, infatti, le conseguenze neurologiche di un parto prematuro sono ancora molto serie: la prematurità è la principale causa di morte nel feto durante la gravidanza e nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Un milione di neonati pretermine muore ogni anno a causa delle complicazioni del parto. Per questo motivo è essenziale individuare le donne più a rischio.
Per tutte le future mamme
Eppure, contro il parto prematuro basterebbe misurare il collo dell’utero: un esame che richiede cinque minuti, è indolore e senza conseguenze. Estenderlo a tutte le future mamme è ormai convinzione diffusa anche all’estero. Secondo gli specialisti, insomma, non bisogna aspettare che le donne abbiano le contrazioni o rischiare che si rompano le acque prima del termine.
In che modo intervenire
Contro il parto prematuro, una volta individuate le donne a rischio, si può procedere in due modi: con il cerchiaggio, una procedura chirurgica con cui si “chiude” il collo dell’utero, oppure con un farmaco, il progesterone vaginale. C’è però un grande dibattito tra gli specialisti a favore di una o dell’altra opzione. Per esempio, nelle donne con cervice uterina più corta e con un rischio più basso si potrebbe somministrare il progesterone, mentre nelle donne a rischio più alto, per esempio con un precedente parto prematuro, si dovrebbe eseguire il cerchiaggio.
In caso di contrazioni
Quando una donna si presenta in Pronto soccorso con contrazioni e dolori, l’utilizzo combinato dell’esame con i test che utilizzano marcatori come la fibronectina fetale cervicovaginale consentono di prevedere se esiste un alto rischio di partorire entro una settimana. È possibile, quindi, somministrare tutte le terapie possibili per ritardare il parto o per gestirlo al meglio.