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L’età della mamma potrebbe influire in maniera significativa sul rischio di complicanze del parto. È ciò che suggeriscono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università di Dublino, pubblicato su BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology.
Come si è svolta la ricerca
Gli autori hanno preso in esame gli esiti di parto di 36.916 primipare irlandesi di varie età. Il 3,3% delle donne aveva 17 anni o meno; il 7,2% 18-19 anni; il 77,9% 20-34 anni; il 9,9% 35-39 anni e l’1,7% 40 anni o più. Ebbene, dall’analisi è emerso che le complicanze del parto erano più frequenti fra le mamme con 17 anni o meno e fra quelle di 40 anni o più.
I risultati dello studio
Rispetto al gruppo di confronto (20-34 anni), le donne del gruppo 17- avevano meno probabilità di subire un taglio cesareo (10,7%), mentre quelle over 40 erano tre volte più a rischio (54,4%). Fra le ragazze under 17, però, era molto elevata la percentuale di parti pretermine. Inoltre, i bambini nati da madri del gruppo 40+ avevano più possibilità di dover subire un ricovero neonatale (23,5% vs 16,8%) e di nascere con anomalie congenite.
Una conferma a una tesi già condivisa
Gli studiosi hanno commentato che la loro ricerca conferma ciò che si ipotizzava già da tempo, ossia che le complicanze del parto sono strettamente connesse all’età della mamma. Nelle partorienti giovani il rischio di parto pretermine può essere collegato ad abitudini dannose, come fumare e mangiare poco (e essere quindi sottopeso). Nelle donne mature si registra una percentuale maggiore di obesità e disturbi medici di fondo, come ipertensione e diabete, che possono compromettere la salute del piccolo.