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Le Case maternità sono strutture pubbliche o private che garantiscono l’assistenza al parto da parte di personale specializzato. Al tempo stesso, offrono un ambiente accogliente e confortevole, simile a quello di casa propria e permettono quindi una maggiore intimità anche con il resto della famiglia. È possibile partorire nelle Case maternità solo a patto che la gravidanza non presenti problemi, né per la mamma né per il nascituro.
Come funzionano
In Italia le Case maternità non sono molte. Concentrate soprattutto in alcune regioni del Nord e del Centro, sono luoghi strutturati e arredati come veri e propri appartamenti per abitazione, ambienti che possono ospitare i famigliari, colori e arredi diversi da quelli un po’ impersonali dell’ospedale.
Sono le ostetriche a gestire le Case maternità, seguendo mamma e figlio già durante la gravidanza e poi durante le fasi del travaglio e del parto in modo naturale, senza interventi medici non necessari. Le Case maternità incontrano i desideri di un numero sempre maggiore di donne, che scelgono di mettere al mondo il proprio bambino in un ambiente il più possibile simile all’ambiente domestico, quindi accogliente, sereno e il meno medicalizzato possibile, ma pur sempre sicuro.
Questo risponde alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, già nel 1996, raccomandavano che le donne partorissero nelle strutture più “periferiche” possibile, quindi a casa propria, nelle Case maternità, nel centro nascita e infine in ospedale. Al tempo stesso, è importante essere pronti in caso di imprevisti. Per questo, le strutture sono organizzate in modo da garantire un tempestivo trasporto in ospedale, nel caso in cui si rendesse necessaria la presenza del ginecologo o del pediatra.
Perché scegliere di partorire in una Casa maternità
La scelta della Casa maternità è la risposta a un desiderio di maggiore naturalezza rispetto al passato e al parto in ospedale. La medicalizzazione dell’evento nascita, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, si era resa necessaria per ridurre la mortalità perinatale che era piuttosto elevata, soprattutto quando una gestazione era a rischio oppure insorgevano complicazioni impossibili da gestire a casa. Da allora, le nascite sono avvenute quasi tutte in ospedale, con ginecologi, chirurghi e pediatri a disposizione ma a volte in ambienti asettici e, soprattutto negli anni scorsi, con una eccessiva separazione dal resto della famiglia.
Più di recente gli ambienti ospedalieri hanno assunto una dimensione più umana, con decorazioni alle pareti, colori tenui, la possibilità di far assistere al parto il papà o una persona cara, con la pratica del rooming-in e la dimissione precoce, che permette di tornare a casa poco dopo il parto. “Le Case maternità portano questa esigenza di naturalezza a una dimensione ancora più intensa”, spiega Annalisa Pini, ostetrica, direttivo di Nascere a Casa e cofondatrice della Casa Maternità il Nido di Bologna. “Non tutti i parti, infatti, necessitano di avvenire in ospedale e, secondo le evidenze scientifiche, alcuni interventi esterni non necessari possono interferire con il rapporto mamma-bambino e addirittura con l’evoluzione dei processi naturali del travaglio stesso”.
Come funziona il parto nelle Case maternità
La donna che desidera partorire in una Casa maternità dovrebbe contattare la struttura all’inizio della gravidanza o per lo meno entro il terzo trimestre, per essere sicura di avere la possibilità di accedervi al momento in cui il bambino manifesterà di voler venire alla luce. Uno dei criteri di sicurezza fondamentali per poter partorire in una struttura del genere è che la relazione con le ostetriche venga instaurata nel tempo, in modo tale che possano essere fatte tutte le valutazioni necessarie ed una scelta informata e ponderata da parte della famiglia.
Il funzionamento è simile in tutte le Case. Ci sono camere da letto dove avviene il parto e dove i partner possono fermarsi a dormire la notte successiva alla nascita del bambino, ambienti per gli incontri di gruppo con tutta la famiglia, bagno riservato, esattamente come a casa. “Nel corso degli incontri della gravidanza, la donna e la sua famiglia hanno la possibilità di conoscere il personale e la struttura per il parto” aggiunge l’ostetrica. “In questo tempo, si verifica che la gravidanza possa effettivamente concludersi con un parto in Casa maternità e che non sia invece meglio far nascere il bambino in ospedale”.
Quando recarsi in Casa maternità
Quando si avvicina la data prevista per il parto, sia la donna sia le ostetriche, reperibili 24 ore al giorno, si tengono pronte per l’inizio del travaglio. La gestante si reca allora alla Casa maternità e può essere seguita sia per tutto il corso del travaglio sia per la nascita.
Al parto può assistere il padre del bambino, oppure un’altra persona cara alla donna. Se sono presenti altri fratelli o sorelle, starà ai genitori scegliere se permette loro di assistere alla nascita o permettere comunque il loro coinvolgimento prima o dopo la nascita. I piccoli infatti possono attendere in un altro locale in compagnia di un famigliare, giocando e intrattenendosi e possono riunirsi subito a mamma e papà per conoscere il fratellino. Inoltre, se lo desiderano, partecipano al momento del taglio del cordone, alla pesata e al primo cambio del neonato.
Cosa succede dopo la nascita nelle case maternità
Una volta che il bambino è nato, il cordone ombelicale non viene tagliato subito ma solo dopo l’espulsione della placenta, o comunque in base alla volontà dei genitori. Il piccolo viene posto sul petto della mamma che può subito attaccarlo al seno, per rassicurarlo nei primi momenti dopo la nascita.
Solo in seguito le ostetriche provvedono a pesare e vestire il neonato e il pediatra lo visita entro 12-24 ore dalla nascita. La donna può anche passare la prima notte nella Casa maternità insieme al partner che dorme nel letto con lei. Il rientro a casa avviene 12-24 ore dopo il parto, ma le ostetriche continuano a monitorare mamma e bebè presso il loro domicilio anche nei giorni successivi, finché è necessario.
Quando non si può partorire in Casa maternità
Esistono Linee guida cui fa riferimento l’Associazione che riunisce le Case maternità in Italia.
- Non tutte le donne possono far venire al mondo il bambino in queste strutture, ma solo coloro che hanno avuto una gravidanza fisiologica, che godono di buona salute e con un avvio spontaneo delle contrazioni entro la 42 settimana.
- Il feto deve essere posizionato con la testolina rivolta verso il canale del parto.
- Altri criteri di sicurezza includono la distanza da un ospedale di riferimento non superiore ai 30 minuti, un’assistenza personalizzata e specializzata da parte di 2 ostetriche formate ed aggiornate per l’assistenza alla nascita extra-ospedaliera, in rete con il territorio, gli ospedali ed il 118.
- Su queste basi, il parto in Casa maternità è sicuro quanto in ospedale, secondo una revisione di alcuni studi sull’argomento, non ci sono più rischi che in ospedale.
“ È fondamentale che le donne vengano informate sui rischi e sulle possibili complicanze del parto, sia per la madre sia per il bambino, anche in caso di una gravidanza senza problemi, in modo da poter prendere decisioni consapevoli in collaborazione con il proprio ginecologo sul luogo più opportuno per partorire”, puntualizza Elena Bozzola, pediatra della Società Italiana di Pediatria e Presidente Onlus Il Bambino ed il Suo Pediatra.
Quanto costa partorire in Case maternità
È importante precisare che le Case maternità sono private e hanno un costo che si aggira tra i 2000 e i 3000 euro. Alcune regioni italiane si sono dotate di una legge regionale che prevede in alcuni casi anche un rimborso parziale delle spese che la famiglia sostiene per questo tipo di assistenza. Alcuni ospedali sono dotati di centri nascita simili alle Case maternità ma non si tratta dello stesso tipo di strutture e dello stesso tipo di assistenza.
Indirizzi delle Case Maternità attive oggi in Italia
Casa di Maternità La Via Lattea
Via Morgantini 14, Milano
tel. 02.89077589
Casa Maternità Il Nido
Via delle Borre 9, Bologna
tel. 051.6350911
Casa Maternatà Quarto di Luna
Via Porrettana 304 – Sasso Marconi (BO)
Casa Maternità DoraLuce
Via Cordellina, 37, 36077 Altavilla Vicentina VI
Casa Maternità Le Maree
Via Smirne, 10r, 16129 Genova GE
tel. 391 477 1992
Casa Maternità di PachaMama
Via Sant’Agata, 7, 27010 Roncaro PV
tel. 366 734 3260
Casa Maternità L’Albero della Vita
Via Roma, 5, 03036 Isola del Liri FR
tel. 349 225 7051
Nido e Casa Maternità Testaccio
Via Marmorata, 169, 00153 Roma RM
tel. 349 192 2450
Casa Maternità Zoè
Via Clemente VII, 5, 00167 Roma RM
tel. 06 6603 1290
Casa Maternità Prima Luce
Via S. Massimo, 17, 10123 Torino TO
tel. 342 986 9124
Nascere e Crescere Casa Maternità
Via Pompei, 9, 00183 Roma RM
tel. 06 2539 2753
Gea Casa Maternità
Via Carlo Emilio Gadda, 179d, 00143 Roma RM
tel. 333 723 4789
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In breve
Le Case maternità sono strutture private dove le ostetriche specializzate assistono mamma e bebè durante la nascita, nell’ottica di un parto naturale come quello che avverrebbe a casa propria. Si deve comunque garantire l’assistenza medica in caso di problemi e imprevisti