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L’ospedale italiano che lo scorso anno ha registrato il boom di nascite è il Sant’Anna di Torino, che ha fatto nascere ben 7.052 bambini. Il dato arriva dalle stime effettuate da doveecomemicuro.it, portale di public reporting delle strutture sanitarie italiane aggiornato con i dati del Programma Nazionale Esiti 2017. Sul podio della “top ten”, poco dietro il Sant’Anna, c’è l’ospedale Maggiore Policlinico di Milano con 5.906 parti, seguito dall’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma che con 4.441 nascite si colloca in terza posizione.
La top ten
Nella top ten delle strutture ospedaliere italiane che hanno fatto registrare il boom di nascite ci sono al quarto posto l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (4.235 parti), il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma (4.219 nascite), l’azienda aspedaliera universitaria Careggi di Firenze (3.565 bebè), l’ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma (3.519), il Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (3348), il presidio ospedaliero Spedali Civili di Brescia (3.234), e infine al decimo posto l’ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano, con 3.215 nascite.
Meno cesarei
Per quanto riguarda il numero di parti cesarei, che secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità dovrebbero attestarsi intorno al 10/15% perché secondo l’Oms “non c’è alcuna giustificazione per nessuna regione per avere un tasso più alto del 10-15% di cesarei”, i 10 ospedali più virtuosi si sono rivelati: l’ospedale Filippo del Ponte di Varese (6,01% di parti cesarei), l’ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano (9,1%), l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (14,19%), il Policlinico Sant’Orsola di Bologna (14,54%), l’ospedale Maggiore Pizzardi di Bologna (16,18%), l’ospedale Sant’Anna di Torino (17,7%), il Policlinico Gemelli di Roma (18,04 %), il presidio ospedaliero Spedali Civili di Brescia (18,17%), l’Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze (18,26%), la Fondazione Poliambulanza di Brescia (19,81%).