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I bambini nati con la camicia sono i piccoli che vengono al mondo ancora avvolti nel sacco amniotico. Secondo gli esperti, i neonati che vedono la luce in questa condizione vivono un parto meno traumatico.
Nei tempi antichi, “essere nati con la camicia” indicava una condizione particolarmente favorevole per la vita futura, anche perché si tratta di un evento molto raro.
Come mai accade
Il sacco amniotico è la struttura che, durante la gravidanza, protegge il feto nella crescita intrauterina, mantenendo la corretta temperatura, difendendo dagli urti esterni e assicurando, attraverso la placenta, il rifornimento di ossigeno e sostanze nutritive. In alcuni casi, il bambino nasce con solo alcuni frammenti di sacco amniotico sul tronco, sugli arti o sulla testolina.
Si tratta comunque di un evento rarissimo, che si verifica circa una volta ogni 80.000 neonati. Tra i vip, la secondogenita dell’attrice Jessica Alba nel 2011 nacque avvolta nel sacco amniotico e per questo segno fortunato fu chiamata Heaven, ossia Paradiso.
Anticamente, molte culture ritenevano che venire al mondo con la camicia significasse essere fortunati, privilegiati o destinati a fare grandi cose. La convinzione si diffuse al punto che, nei secoli passati, molte famiglie nobili o benestanti facevano indossare al neonato una camicia, con significato benaugurale.
Anche la tonalità della camicia aveva il suo significato: se il sacco amniotico era di colore chiaro, secondo la tradizione di alcuni Paesi scandinavi il piccolo sarebbe stato fortunato; una colorazione violacea o scura era invece vista come un segnale di malaugurio.
Nascere con la camicia è positivo per il bambino?
I bambini che nascono con la camicia sembrano in effetti godere di un parto più dolce. La placenta e il liquido amniotico svolgono infatti un effetto protettivo durante le fasi del travaglio di parto, in modo particolare verso la fine. Queste strutture difendono la testolina del neonato dal contatto con il canale cervicale della madre, riducendo il rischio di traumi che, comunque, oggi sono ridotti al minimo grazie alla presenza delle ostetriche e ginecologi se necessario.
Inoltre, all’interno del sacco amniotico viene preservata una maggiore quantità di vernice caseosa, una sostanza viscosa e biancastra che protegge la pelle del feto dal contatto con il liquido amniotico.
La nascita con la camicia sembrerebbe essere quindi leggermente meno traumatica durante il parto naturale e il bambino verrà al mondo con un aspetto sereno e roseo. Forse proprio questa constatazione sta all’origine della convinzione che il bambino sarà destinato a una maggiore fortuna.
Parto naturale o cesareo?
Nascere con la camicia avviene più spesso durante il parto cesareo rispetto a quello naturale che, tuttavia, ha dei vantaggi. Infatti, nel corso del parto per via vaginale solitamente il sacco amniotico si rompe quando sta per iniziare il travaglio e si parla, infatti, di rottura delle acque.
A volte anche l’induzione del travaglio di solito può causare la rottura del sacco amniotico e solo in qualche raro caso il travaglio avviene con le membrane che restano integre. Succede così ai bambini nati con la camicia.
Durante il parto cesareo, invece, il ginecologo solitamente incide il sacco amniotico per estrarre il neonato, ma a volte si decide di lasciare integre le membrane.
Che cosa succede se il bambino nasce con la camicia
Nel caso in cui un bambino nasca all’interno del sacco amniotico, il medico incide la membrana e inizieranno a fuoriuscire le acque, un po’ come succede quando si buca un palloncino pieno di liquido. Il tessuto viene poi rimosso con delicatezza e a questo punto il neonato è sottoposto ai normali controlli post nascita, per essere sicuri che stia bene, come avviene sempre dopo il parto.
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