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Se la mamma ha il bacino stretto non è necessariamente detto che il parto sarà più difficoltoso. Infatti, è tutta una questione di proporzioni tra le dimensioni del bacino della donna e quelle della testa del piccolo. Solo se il capo del bimbo è troppo grande rispetto alla pelvi della partoriente, allora possono nascere complicazioni durante il parto.
Le convinzioni da smentire
Esistono alcune false convinzioni che, complice il passaparola tra mamme, si sono diffuse negli anni causando confusione. Meglio, dunque, fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto, non è vero che le donne con il bacino stretto non possono partorire naturalmente e devono optare sempre e comunque per il parto cesareo. In secondo luogo, non è detto che una donna magra e longilinea abbia un bacino stretto al punto da ostacolare la discesa del piccolo durante il parto. Infine, non sempre il bacino è stretto come sembra: si tratta di una struttura anatomica complessa, con un’architettura interna altrettanto articolata, fatta da ossa, ma anche da cavità e cartilagini. Proprio queste ultime, che congiungono le ossa, sono più adattabili e flessibili di quanto si creda.
Se le difficoltà impongono il cesareo
Se durante il travaglio, il piccolo non riesce a scendere attraverso il canale del parto a causa della pelvi troppo stretta, per evitare rischi, solitamente si opta per il parto cesareo. Il parto cesareo, quindi, è un’opzione possibile in caso di bacino stretto, ma non una conseguenza necessaria. L’unica circostanza in cui il parto cesareo non si può evitare è rappresentata dalla sproporzione cefalo-pelvica. Si tratta di un’eventualità rara che si verifica quando la testa del bimbo è troppo larga rispetto al bacino della mamma e, di conseguenza, non riesce ad attraversarne la pelvi.