Lombalgia, cefalea, mal di denti, influenza: sono solo alcuni dei disturbi che possono comparire durante la gravidanza. La gestazione, infatti, non è immune dalla comparsa di dolori di vario tipo. Purtroppo, però, nei nove mesi molti farmaci sono controindicati per i possibili effetti collaterali sul feto. Uno dei medicinali considerati più sicuri nelle donne incinte è il paracetamolo, analgesico e antipiretico. Tuttavia, secondo un nuovo studio, i bambini nati da donne che ne hanno fatto uso durante la gravidanza potrebbero avere problemi di sonno e di sviluppo mentale. È davvero così? Cerchiamo di fare chiarezza.
Per quanto magica e speciale possa essere, la gravidanza non è certo priva di disturbi e malattie. Anche le donne incinte possono sviluppare problemi di vario tipo, e non di rado proprio a causa della loro particolare condizione. A oggi, il farmaco considerato più sicuro per trattare dolori, infiammazioni e febbre durante i nove mesi è il paracetamolo, che in linea di massima è controindicato solo nelle donne che presentino un’allergia al principio attivo. In ogni caso, è importante che la futura mamma consulti sempre il medico prima di prendere un farmaco, anche se si tratta di prodotti da banco che non richiedono la prescrizione, e che ricorra alle cure farmacologiche solo se strettamente necessario, così da ridurre al minimo i rischi per il bebè. Comunque, il paracetamolo è sempre stato ritenuto il principio attivo più sicuro della categoria analgesici e antinfiammatori.
A scopo precauzionale, gli esperti suggeriscono di usare il paracetamolo in gravidanza solo in caso di bisogno, alla minor dose efficace e per il minor tempo possibile, e solo occasionalmente. Alcuni recenti studi, però, ne hanno messo in discussione la sicurezza.
L’ultimo è quello condotto da un’équipe di ricercatori statunitensi, che hanno valutato 2.423 mamme. Tutte sono state invitate a rispondere a delle domande sull’uso di paracetamolo durante la gravidanza e a compilare a un questionario – il Child Behaviour Checklist (CBCL) – riguardante bambini di età compresa tra 1 e 5 anni. Dall’analisi dei risultati è emerso che i figli delle donne che avevano fatto ricorso al farmaco nel corso della gravidanza rispetto a quelli delle donne che non l’avevano impiegato riportavano punteggi più alti su 2 delle 7 scale della sindrome CBCL, soffrendo di disturbi di attenzione e problemi di sonno. La ricerca però, essendo di natura osservazionale, non ha dimostrato alcun rapporto di causa-effetto: non è detto cioè che sia il paracetamolo ad aver causato i problemi nei bambini.
“Il paracetamolo è uno dei pochi farmaci relativamente sicuri per il trattamento del dolore in gravidanza. Inoltre, stiamo costantemente rivalutando la sicurezza dei nostri farmaci e il paracetamolo non fa eccezione” ha commentato il dottor Ian Musgrave, professore alla Facoltà di Medicina, Scuola di Scienze della Medicina all’Università di Adelaide.
Fonti / Bibliografia
- Maternal use of acetaminophen during pregnancy and neurobehavioral problems in offspring at 3 years: A prospective cohort study | PLOS ONEBackground Acetaminophen is one of the most commonly used drugs during pregnancy globally. Recent studies have reported associations between prenatal exposure to acetaminophen and neurobehavioral problems in children, including attention-deficit hyperactivity disorders. Little research has investigated these associations in preschool-age children or the potential confounding effects of prenatal stress. The purpose of this study was to examine associations between prenatal acetaminophen exposure and offspring neurobehavioral problems at the age of 3 years, with a focus on the potentially confounding effects of prenatal stress. Methods We used data from the First Baby Study, a prospective cohort study conducted in Pennsylvania, USA, with 2,423 mother-child pairs. Women reported medication use and completed a prenatal stress inventory during their third trimester. Child behavioral problems were measured at the age of 3 years, using the 7 syndrome scale scores from the Child Behavior Che...
- Child Behavior Checklist Scores for School-Aged Children with Autism: Preliminary Evidence of Patterns Suggesting the Need for Referral - PMCThe Child Behavior Checklist (CBCL) is a widely used questionnaire to assess behavioral and emotional problems. It is often used as a diagnostic screener, but autism spectrum disorders (ASD) are not included in the CBCL for school-aged children. This ...