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Nel corso della gravidanza il corpo della donna subisce profonde modificazioni, che non risparmiano nemmeno l’ombelico. Se nelle prime settimane in genere questa zona rimane pressoché invariata, poi con l’aumento del bambino e dell’utero può cambiare forma. Si tratta di modificazioni fisiologiche che non devono destare preoccupazione, ma che in alcuni casi possono far sentire a disagio la futura mamma.
Come cambia l’ombelico durante la gravidanza
Di solito, l’ombelico in gravidanza cambia forma a partire da quando inizia a crescere il pancione. Infatti, la pressione esercitata sulla parete addominale dal feto in crescita può tendere la pelle e determinare così modificazioni a carico dell’ombelico. Si possono verificare essenzialmente due situazioni:
- ombelico piatto: spesso, mano a mano che le dimensioni e il volume dell’utero aumentano si assiste a un progressivo appiattimento dell’ombelico. In alcuni casi l’appiattimento riguarda tutto l’ombelico, mentre in altri solo una sua parte;
- ombelico sporgente: dalla fine del secondo trimestre circa, indicativamente attorno alla 27esima settimana di gestazione, alcune donne potranno notare che l’ombelico inizia a sporgere e a uscire verso l’esterno. In termini tecnici, si parla di estroflessione.
Prime settimane
Raramente nelle prime settimane di gravidanza compaiono modificazioni a carico dell’ombelico. Infatti, la pressione sulla parete addominale è ancora bassa, per cui la situazione rimane pressoché invariata rispetto a prima della gestazione.
Solo nelle donne che vanno incontro a un aumento precoce della pancia si possono notare dei cambiamenti di forma dell’ombelico già nel primo trimestre. Per esempio, questo potrebbe succedere alle donne che soffrono di diastasi addominale, a quelle che hanno una gravidanza gemellare o a quelle che hanno già avuto altre gravidanze in passato.
Quando è normale o no
Nella maggior parte dei casi, i cambiamenti di forma dell’ombelico in gravidanza sono assolutamente fisiologici e normali e non devono preoccupare. Solo nel caso in cui si associno a sintomi anomali, è meglio chiedere un consulto al ginecologo.
In particolare, bisogna fare attenzione quando l’ombelico sporgente si associa a dolori, un rigonfiamento strano e non rientra nemmeno alla pressione. Infatti, in questa situazione si potrebbe essere di fronte a un’ernia ombelicale, una condizione rara ma comunque possibile.
Perché fa male
In alcuni casi, la zona dell’ombelico potrebbe diventare particolarmente sensibile e quindi generare fastidio quando viene toccata o sfregata. Anche un ombelico sporgente potrebbe causare una sensazione di disagio allo sfregamento con i vestiti. Per questo, si consiglia di indossare indumenti più ampi e morbidi e magari di applicare una protezione come un cerotto.
Molto comune è anche la sensazione di prurito, dovuta sia allo stiramento della pelle del pancione, specie quando la pancia è dura, sia alla secchezza cutanea che può comparire in gravidanza. Per alleviare il disturbo si consiglia di applicare dosi generose di crema idratante. Sì anche a indossare abiti in tessuti naturali.
Quando torna normale
Nella maggior parte dei casi, la situazione torna alla normalità nei mesi successivi al parto. Dopo la nascita del bebè, l’utero ritorna progressivamente alle sue dimensioni e la pressione addominale cessa. Di conseguenza, l’ombelico torna alla forma che aveva prima della gravidanza, anche se potrebbe apparire un po’ più rilassato, largo e/o rotondo.
Foto di copertina da Pixabay
In breve
Se nelle prime settimane di gravidanza in genere l’ombelico non cambia forma, con l’aumento del bambino e dell’utero potrebbe subire delle modificazioni. In alcune donne si appiattisce, mentre in altre diventa sporgente. In ogni caso si tratta quasi sempre di modificazioni fisiologiche che non devono destare preoccupazione. Talvolta, la futura mamma potrebbe avvertire una sensazione di prurito o un fastidio allo sfregamento: anche questi sono sintomi normali. Per alleviarli spesso basta indossare abiti comodi e applicare dosi abbondanti di crema idratante.