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L’origine e il significato
Deriva dal nome proprio tardo latino “Paschalis”, che si collega al termine ebraico “Pesah”, il cui significato è quello di “passare oltre”. Questo vocabolo fu utilizzato per indicare la festa di liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto; trasformato in “Pascha”, è stato poi adottato dai Cristiani per festeggiare la resurrezione di Cristo. Il nome, quindi, significa “nato nel giorno di Pasqua”.
L’onomastico
Chi si chiama così può festeggiare l’onomastico l’11 febbraio, dedicato a san Pasquale I, o il 17 maggio, dedicato al frate francescano san Pasquale Bylon.