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La macrosomia fetale è un termine scientifico che indica un feto mediamente più grosso e robusto rispetto agli altri. Non sempre indica una condizione rischiosa, ma è importante tenere sotto controllo la gravidanza con indagini appropriate.
Macrosomia fetale: cos’è?
Di macrosomia fetale si parla quando si ha ragione di pensare che il bambino, alla nascita, abbia un peso superiore a 4,5 chilogrammi. Fino a qualche tempo fa, il limite oltre al quale un neonato si considerava macrosomico, ossia grosso, era di 4 chilogrammi. Oggi le Linee guida non sono concordi nello stabilire un peso identico, ma in genere si fa riferimento al peso indicato dall’American College of Obstetricians and Gynecologists. Per quanto riguarda la diffusione della macrosomia fetale, sembra che riguardi circa l’1,5% di tutti i parti. Esiste anche una classificazione della macrosomia, che si definisce:
- di grado 1 per i neonati da 4.000 a 4.499 grammi
- di grado 2 per i piccoli da 4500 a 4999 grammi
- di grado 3 quando un bebè pesa oltre 5000 grammi.
I possibili rischi compaiono quando il peso alla nascita è superiore a 4.500 grammi.
Macrosomia fetale cause
Per quale motivo in alcuni neonati compare la macrosomia fetale? Ecco, secondo gli esperti, le ragioni più frequenti.
Diabete gestazionale
Una delle ragioni più frequenti a causa delle quali compare la macrosomia fetale è il diabete gestazionale, che compare proprio durante la gravidanza a causa di una predisposizione personale e di abitudini scorrette.
Sovrappeso materno
Le gestanti in sovrappeso oppure obese a causa di sedentarietà eccessiva e di alimentazione scorretta possono più facilmente avere un neonato grosso rispetto alle donne normopeso.
Anomalie della placenta
A volte la placenta ha un’attività alterata, che influenza il corretto rifornimento di nutrienti al feto, apportando sostanze nutritive in eccesso e causando aumenti di tessuto adiposo già in epoca gestazionale.
Fattori ereditari
Persone alte di statura e di costituzione robusta, oppure che, a loro volta, sono state neonati di peso elevato, possono essere genitori di bambini con macrosomia fetale.
Condizioni legate alla gravidanza
Un bambino che nasce in ritardo (per esempio alla 41a settimana) ha più possibilità di essere di dimensioni maggiori rispetto a un neonato di 38 settimane. Anche i figli successivi al primo sono spesso più grossi.
Macrosomia fetale e sindrome di Down
La macrosomia fetale si può individuare attraverso la terza ecografia o ecografia biometrica. Questo controllo si effettua attorno alla 28-32a settimana di gestazione ed è utile per escludere eventuali anomalie nello sviluppo del feto. Queste possono riguardare il sistema nervoso, l’apparato respiratorio e cardiovascolare, il sistema scheletrico e l’apparato visivo in un’età gestazionale in cui il bambino è abbastanza sviluppato ed eventuali alterazioni si possono individuare con più facilità. L’ecografia del terzo trimestre si chiama anche biometrica perché permette di rilevare le misure del feto, come lunghezza, peso, accrescimento e altri parametri ancora. Permette inoltre di stimare se, alla nascita, il neonato potrebbe essere di peso elevato. La misurazione del peso è un parametro utile anche per escludere la presenza di sindrome di Down, che è solitamente caratterizzata da una crescita fetale inferiore alla media, in statura e peso.
Macrosomia fetale e diabete gestazionale
Come è stato detto, una delle condizioni che più spesso portano a macrosomia fetale è il diabete in gravidanza. Questa alterazione metabolica si verifica nelle donne in sovrappeso già prima della gestazione e in quelle che acquistano chili di troppo per dieta scorretta e sedentarietà. Anche le donne con predisposizione famigliare al diabete possono esserne soggette. Il diabete gestazionale comporta una condizione cronica di iperglicemia, l’eccesso di zuccheri nel sangue della mamma. Questo stimola il pancreas del feto a produrre una maggiore quantità di insulina, cui segue un aumento del tessuto adiposo del feto stesso e un peso maggiore. Per prevenire tutto ciò, durante la gravidanza la donna esegue regolarmente la misurazione del livello di zuccheri nel sangue. Se è eccessiva, segno di iperglicemia, si procede ad analisi più accurate per escludere il diabete. Dieta a basso apporto di zuccheri e attività fisica aiutano a ridurre il rischio.
Macrosomia fetale conseguenza
Non sempre la macrosomia fetale comporta rischi per la gestante o per il bambino. In molti casi il parto può avvenire per via vaginale, soprattutto se non ci sono problemi di diabete e se la donna non è alla sua prima gravidanza. Tuttavia, è importante che il ginecologo e l’ostetrica seguano con particolare attenzione una gravidanza con bambino macrosomico. Vediamo quali situazioni possono comparire.
Per il bambino
La macrosomia fetale in un neonato potrebbe causare problemi di sovrappeso e obesità sia nell’infanzia sia durante la vita adulta. Se è presente diabete materno, anche il bambino potrebbe soffrirne ed essere soggetto ad alterazioni del metabolismo, crisi ipoglicemiche, ridotta tolleranza al glucosio. Inoltre potrebbe avere crisi respiratorie nei primi giorni di vita e, in seguito, essere soggetto a policitemia, ossia a presenza di un eccessivo numero di globuli rossi nel sangue.
Per la mamma
La donna che aspetta un bambino voluminoso potrebbe avere più necessità, rispetto alla media, di un parto cesareo. Se la nascita avviene comunque per via vaginale, il travaglio può essere prolungato e difficoltoso, con maggiore necessità di assistenza da parte del personale. Possono essere più frequenti le lacerazioni nella zona genitale e anale.
Fonti / Bibliografia
- https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1436_allegato.pdf
- https://www.aogoi.it/media/1126/macrosomia.pdf
- Gestational diabetes mellitus and macrosomia: a literature review - PubMedFetal macrosomia is a common adverse infant outcome of GDM if unrecognized and untreated in time. For the infant, macrosomia increases the risk of shoulder dystocia, clavicle fractures and brachial plexus injury and increases the rate of admissions to the neonatal intensive care unit. For the mother …