Argomenti trattati
Alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione e malattie renali nel bambino. Secondo uno studio internazionale presentato all’ultimo Congresso nazionale della Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri Internisti), i geni ereditati al concepimento possono essere un fattore importante di rischio.
Calcolare i fattori di rischio
La qualità e la quantità di nutrienti che il feto riceve nel grembo materno, l’esposizione a inquinanti, farmaci e infezioni durante la gravidanza, e la salute della mamma in gravidanza sono alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione e malattie renali nel bambino.
Reni compromessi
Questi elementi influenzano lo sviluppo delle unità elementari funzionali (nefroni) che costituiscono i reni. Se il neonato nasce con un basso peso (meno di 2.5 chili) o è piccolo in rapporto alla sua età gestazionale, è probabile che i reni siano meno sviluppati e contengano un numero inferiore di nefroni rispetto alla norma. Ciò aumenta la suscettibilità alle malattie renali, in quanto i reni hanno una minor capacità di compensare eventuali danni che si verificano nel corso della vita.
Pericolo pressione alta
L’ipertensione arteriosa è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari: colpisce oltre 15 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione. Non risparmia neanche bambini e adolescenti: a esserne colpito è il 5%. Gli adulti con malattie renali in Italia sono 3 milioni e mezzo, nei piccoli il fenomeno è più contenuto, tuttavia le malattie renali del bambino sono spesso patologie gravi con necessità di ricorrere alla dialisi cronica e al trapianto.
Importante la prevenzione
Per evitare che alcuni fattori di rischio in gravidanza possono anticipare lo sviluppo di ipertensione e malattie renali nel bambino, è importante che i futuri genitori adottino i giusti comportamenti fin dal concepimento. Primo: l’alimentazione. Quando non è equilibrata, o se la futura mamma fuma o abusa di alcol, si può compromettere lo sviluppo del feto e concorrere alla nascita prematura o sottopeso. Per le situazioni più a rischio, è importante favorire l’allattamento al seno nei primi 6 mesi di vita del neonato, controllare la pressione arteriosa e l’esame delle urine fin da piccoli per cogliere con tempestività i segnali di un funzionamento non ottimale dei reni, ridurre l’uso dei farmaci potenzialmente tossici per i reni.