Gravidanza: i dubbi si risolvono su internet

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/08/2014 Aggiornato il 21/08/2014

Secondo un recente studio, le donne incinte, specialmente alla prima gravidanza, non rivolgono le proprie domande al medico, bensì a internet 

Gravidanza: i dubbi si risolvono su internet

Quando si tratta di perplessità, dubbi, suggerimenti, di qualunque tipo, internet appare sempre più spesso come la soluzione migliore. Anche in un’epoca così particolare come è la gravidanza. Sembra paradossale, eppure è così: le donne, così attente durante i nove mesi, spesso si rivolgono al web per trovare una risposta alle proprie domande, prima ancora che al medico. Questo, perlomeno, è ciò che emerge da un recente studio, condotto da un team di ricercatori americani, della Penn State University, pubblicato sul Journal of Medical Internet Research.

Solo donne con smartphone

La ricerca ha riguardato quattro gruppi di donne incinte. Tutte erano maggiorenni ed erano dotate di smartphone. Gli autori le hanno invitate a rispondere a una serie di questionari sulla gravidanza, in particolare su come la vivevano, su quali sentimenti provavano da quando avevano scoperto di aspettare un bambino e su dove svolgevano i controlli. Lo scopo era capire se l’uso di internet per trovare informazioni sulla gravidanza fosse diffuso o meno.

La maggior parte usa Google

Ebbene, dall’analisi dei risultati è emerso che la gran parte delle partecipanti non era soddisfatta dell’assistenza ricevuta. In particolare, non si capacitava del fatto che la prima visita di controllo, con la prescrizione degli esami indicati, non potesse avvenire alla scoperta di essere incinta, ma solo dopo le prime otto settimane di gravidanza. Per sopperire a quelle che secondo loro erano mancanze delle strutture dedicate alla maternità, molte si sono rivolte a internet. “Ricorrono a Google e ad altri motori di ricerca su internet perché hanno moltissime domande da fare sulle prime fasi della gravidanza, prima del primo appuntamento dal medico” hanno spiegato gli studiosi. In realtà, anche dopo il primo appuntamento dal medico, molte donne hanno continuato a utilizzare internet come fonte di informazioni, visitando sia i siti sia i social network. 

In breve

IL WEB NON È SEMPRE AFFIDABILE

Il problema è che sul web si trova di tutto. Non ci sono solamente siti affidabili, ma anche informazioni poco veritiere, se non addirittura sbagliate. I consigli delle altre donne conosciute su Facebook o sui forum, poi, possono essere preziosi, ma anche fuorvianti. Secondo gli autori dello studio, poi, meno del 4% dei siti presenti in internet che parlano della gravidanza è creato o sponsorizzato da medici.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Colichette in un lattantino: meglio dargli il latte senza lattosio?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le colichette sono più o meno presneti in tutti i lattanti a partire dalle tre-quattro settimane di vita, dopodiché tendono a scomparire spontaneamente dopo i tre-quattro mesi di vita. Le manifestazioni che le caratterizzano non sono preoccupanti e non richiedono alcun tipo di intervento.   »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti