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Non preoccupatevi, non siete le sole. Tutte le future mamme si chiedono che cosa succeda esattamente in gravidanza, settimana dopo settimana. Certo, è facile rendersi conto che il bimbo cresce, mentre è più difficile capire come faccia a mangiare, respirare, digerire. Ecco le risposte a questi dubbi.
Respira grazie alla placenta
La respirazione è una delle funzioni fondamentali per la sopravvivenza. Senza ossigeno, infatti, gli organi e i tessuti non possono vivere. Per chi vive nel mondo esterno ed è sano respirare è facile: basta introdurre aria attraverso la bocca e il naso. Ma per il bebè durante la gravidanza? Lui non è circondato da aria, ma vive immerso nel liquido amniotico. Oltretutto, i suoi polmoni raggiungono la completa maturazione solo alla 38a settimana di gravidanza. A permettere al piccolo di “respirare” è dunque la placenta, un tessuto molto vascolarizzato che si forma nella seconda settimana di gestazione. Attraverso i vasi sanguigni che percorrono quest’organo, il piccolo può ricevere l’ossigeno di cui ha bisogno ed eliminare l’anidride carbonica, la sostanza di scarto. Una volta che sarò nato, invece, i suoi polmoni saranno perfettamente formati e potranno funzionare a pieno regime.
Si nutre attraverso il cordone ombelicale
La placenta assolve anche un altro compito fondamentale: la nutrizione. È proprio da quest’organo, infatti, che si sviluppa il cordone ombelicale, il tubicino che collega il feto e la mamma. In questo modo, il piccolo può ricevere tutto il nutrimento di cui ha bisogno, assimilandolo dall’organismo materno: zuccheri, vitamine, proteine, sali minerali e grassi. Il piccolo è molto intelligente: prende solo le sostanze di cui ha bisogno per crescere e le sfrutta al massimo. Ecco perché le scorie di rifiuto sono poche. Anch’esse comunque passano attraverso il cordone ombelicale, compiendo il viaggio opposto: dal bebè passano nel sangue della mamma e da qui ai reni, dove vengono eliminate.
Elimina la pipì nel liquido amniotico
Il bebè nel pancione della mamma non digerisce molto. Infatti, le attività di stomaco e intestino sono ridotte fino alla nascita, anche se il feto già dai primi mesi ingerisce, deglutisce e “respira” tramite i suoi polmoni il liquido amniotico e la pipì. Quest’ultima, che va ad aumentare la quantità di liquido amniotico, è costituita da un liquido privo di sostanze nocive, come urea e ammoniaca. In questo modo, il bimbo non corre alcun rischio.