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Alla larga dagli insetticidi. L’allarme arriva da un gruppo di esperti dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e riguarda due prodotti: acetamiprid e imidacloprid. Secondo gli scienziati, l’esposizione in gravidanza a dosi elevate di questi insetticidi potrebbe mettere a rischio lo sviluppo del bebè.
Derivati della nicotina
Uno studio, uscito sulla rivista Plos One, ipotizza che le sostanze chimiche contenute nei due prodotti contenenti neonicotinoidi (derivati dalla nicotina, diretti a colpire il sistema nervoso centrale degli insetti, causandone la morte), possano interagire con alcuni recettori cerebrali dell’organismo in fase di sviluppo, danneggiando le cellule. Il rischio è di compromettere funzioni importanti, come l’apprendimento e la memoria.
Abbassare i livelli
Mentre sono in corso studi per fornire dati più precisi sulla neurotossicità di questi composti nella fase di sviluppo, i ricercatori chiedono di abbassare i livelli guida attuali per l’esposizione ammissibile ai due insetticidi, sia della popolazione comune sia delle donne in gravidanza. La cosiddetta “dose giornaliera ammissibile” è la quantità quotidiana di una sostanza, contenuta negli alimenti o nell’acqua potabile, che può essere ingerita senza rischi per la salute.
Attenzione anche in casa
Intanto si invitano le donne in gravidanza a limitare il più possibile l’utilizzo di insetticidi domestici, anche di origine naturale. In caso di disinfestazione della casa, è bene chiudere bene gli armadietti della cucina e coprire i ripiani, arieggiare la stanza e far uscire completamente i vapori. Se nel vicinato vengono spruzzate grandi quantità di insetticidi, è bene evitare di restare all’aperto per un paio di giorni. In genere, comunque, una breve esposizione indiretta non è pericolosa. Il rischio aumenta per chi lavora in fabbrica o nei campi sottoposti a trattamenti intensivi.