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Durante la gravidanza, giramenti di testa, capogiri e vertigini sono disturbi abbastanza comuni, che nella maggior parte dei casi non devono destare preoccupazione. “Infatti, sono quasi sempre legati alle modifiche fisiologiche cui va incontro l’organismo delle future mamme, in particolare a livello circolatorio, oppure ad alcuni disturbi tipici di questo periodo, come l’anemia e la stanchezza” assicura Rossella Nappi, professoressa di ostetricia e ginecologia all’Università degli Studi di Pavia e presidente dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI). Ecco tutto quello che bisogna sapere per prevenire e curare i giramenti di testa in gravidanza.
Giramenti di testa in gravidanza: quando compaiono?
In genere sono più comuni nei primi mesi di gravidanza, mentre tendono a diminuire nel terzo trimestre. Nella maggior parte dei casi, infatti, dipendono da un abbassamento della pressione arteriosa, che si verifica con più facilità nella prima parte della gestazione a causa delle trasformazioni fisiologiche che si verificano nell’organismo materno a livello cardiocircolatorio. “In particolare, si assiste a una dilatazione del calibro dei vasi sanguigni soprattutto per effetto dei cambiamenti ormonali e al passaggio di una parte del sangue materno alla placenta e all’utero. Di conseguenza, il sangue incontra una minor resistenza nel suo viaggio attraverso il corpo e scorre con maggiore facilità, provocando un abbassamento della pressione. In termini medici si parla di ipotensione. È bene comunque ricordare che la pressione è meglio bassa che alta in gravidanza!” spiega la dottoressa Rossella Nappi.
Il caldo può ridurre ulteriormente i valori della pressione perché accentua la vasodilatazione, necessaria per disperdere il calore in eccesso, e la sudorazione, che diminuisce il volume del sangue in circolo nell’organismo. La pressione può abbassarsi anche verso la fine della gestazione, per effetto della pressione esercitata dall’utero sui vasi sanguigni più grandi, come la vena cava situata nell’addome, che ostacola il ritorno del sangue al cuore.
In ogni caso il risultato non cambia: se il sangue esercita una spinta troppo debole sulle pareti dei vasi sanguigni, il nutrimento e l’ossigeno contenuti al suo interno non riescono a raggiungere perfettamente tutti i distretti del corpo. Ecco perché in caso di ipotensione possono comparire giramenti di testa e altri sintomi.
All’inizio della gravidanza, i giramenti di testa, specialmente se compaiono al mattino, possono essere collegati anche alla sensazione di nausea e vomito che molte donne provano nelle prime settimane. “Talvolta, i giramenti di testa sono legati a un abbassamento della glicemia, il livello degli zuccheri nel sangue, magari perché la donna è rimasta a digiuno troppo a lungo: in questi casi, in genere basta mangiare o bere qualcosa per stare meglio. Per evitare nuovi episodi è importante mangiare frequentemente in maniera adeguata” consiglia la ginecologa.
Sintomi
I giramenti di testa possono associarsi ad altri sintomi, come:
- stanchezza,
- debolezza muscolare,
- sensazione di testa vuota,
- calo di energie,
- mancanza di concentrazione e di memoria,
- annebbiamento della vista,
- sudorazione fredda,
- vertigini,
- stordimento,
- perdita di equilibrio,
- nausea,
- in casi più seri, si può arrivare allo svenimento
Giramenti di testa: quando preoccuparsi
I giramenti di testa in gravidanza non rappresentano quasi mai un sintomo preoccupante. Tuttavia, se sono frequenti, durano a lungo, hanno una certa intensità e magari si associano a svenimenti meglio parlarne con il ginecologo ed, eventualmente, fissare un controllo cardiologico. In alcuni casi, potrebbero dipendere da disturbi che vanno affrontati in maniera specifica, come l’anemia. “Si tratta di una carenza nel sangue dei globuli rossi e di conseguenza anche dell’emoglobina (Hb), la molecola in essi contenuta che ha il prezioso compito di trasportare l’ossigeno a tutti gli organi e tessuti” spiega l’esperta.
La forma più comune di anemia in gravidanza è quella da mancanza di ferro, chiamata anche anemia sideropenica (i globuli rossi e l’emoglobina vengono prodotti dal midollo osseo proprio a partire dal ferro) e dovuta a una scarsa introduzione di questo minerale attraverso l’alimentazione o da riserve che sono già povere di partenza. Infatti, durante i nove mesi di attesa il fabbisogno di ferro aumenta per soddisfare le esigenze sia dell’organismo della donna sia del feto. In presenza di anemia possono comparire anche pallore della pelle e delle mucose, mal di testa, spossatezza accentuata, tachicardia. Nel caso in cui il ginecologo sospetti un’anemia prescriverà delle analisi del sangue per controllare i valori di ferro, globuli rossi ed emoglobina.
Tutte le cure
Per contrastare l’ipotensione e i giramenti di testa è bene innanzitutto seguire un’alimentazione varia, equilibrata e bilanciata, che non escluda alcun gruppo alimentare e che sia ricca di verdure, cereali, legumi, pesce e carne. Gli alimenti più ricchi di ferro sono la frutta, i legumi, la carne magra, il pesce, il tuorlo dell’uovo, anche se il ferro contenuto nei cibi di origine vegetale è meno assimilabile di quello di provenienza animale. Per aumentare l’assorbimento del ferro contenuto nei cibi è utile mangiare nello stesso pasto anche alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli, broccoli, lattuga.
“Inoltre, la mamma deve cercare di fare pasti poco abbondanti ma frequenti, per evitare condizioni di ipoglicemia e deve mantenersi sempre ben idratata, bevendo molta acqua, magari con l’aggiunta di sali minerali, in modo da contrastare l’abbassamento di pressione” consiglia la professoressa Nappi. Meglio limitare invece le bevande ricche di caffeina (tè e caffè) e le bibite zuccherate. Quando i valori di ferro, emoglobina e globuli rossi sono bassi oppure quando la donna non ha un’alimentazione del tutto bilanciata (per esempio, è vegetariana), il ginecologo potrebbe consigliare una supplementazione di ferro.
Gli altri accorgimenti utili
Ecco un vademecum di abitudini e accorgimenti utili per stare bene durante i mesi di gestazione:
- Cercare di avere uno stile di vita attivo e di camminare.
- Evitare i luoghi molto caldi e affollati.
- Non cambiare posizione all’improvviso: i cambiamenti di posizione repentini possono abbassare la pressione e favorire i capogiri. Quando si è sdraiate, dunque, occorre alzarsi sempre con cautela e con movimenti lenti, mettendosi prima sedute.
- Evitare di stare in piedi troppo a lungo.
- Non stare a digiuno troppo a lungo, facendo dei piccoli spuntini fra un pasto e l’altro.
- A partire dal terzo trimestre, cercare di sdraiarsi in posizioni semi-sedute, con alcuni cuscini dietro la schiena, oppure sul fianco sinistro per evitare che l’utero comprima la vena cava inferiore, rallentando il flusso di sangue.
- Non stare a lungo sotto al sole.
- Se capita di svenire non bisogna allarmarsi: la salute del bambino non ne risente perché un breve episodio di svenimento non è in grado di alterare la circolazione materno-fetale. L’importante è non cadere e non rischiare traumi. Per questo, se ci si sente svenire è importante sedersi o ancora meglio sdraiarsi sul fianco sinistro, sollevando un po’ i piedi, in modo da favorire un maggiore afflusso di sangue al cuore. Sì anche a slacciare gli indumenti.