La visita dal ginecologo
Anche se non si tratta di un esame di routine, con ogni probabilità la frequenza delle visite, con l’approssimarsi della data del parto, tenderà a intensificarsi, soprattutto se la futura mamma soffre di qualche disturbo che richiede un controllo medico ravvicinato. In base ai nuovi Lea sulla gravidanza del 2017, tutte le visite periodiche ostetrico-ginecologiche sono esenti da ticket, senza nessuna variazione in base al reddito, a patto che siano eseguite in centri pubblici, convenzionati o in consultori.
In occasione di questa visita, lo specialista si informa con la futura mamma sull’andamento dei disturbi, valuta l’aumento di peso, misura la pressione arteriosa, verifica la dilatazione del collo (la parte inferiore) dell’utero, misura il battito cardiaco del feto e si informa sulla regolarità dei movimenti fetali. La futura mamma porta i risultati dell’ecografia eseguita nel settimo mese, in modo che il ginecologo ne possa ricavare informazioni utili in vista del parto: per esempio, dalla posizione del bambino nell’utero (a testa in giù o meno) e dalle sue dimensioni, è possibile prevedere se sarà possibile un parto naturale o, con ogni probabilità, servirà il cesareo.