Malattie autoimmuni e gravidanza: che cosa bisogna sapere

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 20/12/2021 Aggiornato il 20/12/2021

Tra malattie autoimmuni e gravidanza non c’è incompatibilità, ma la futura mamma deve essere seguita attentamente ed effettuare controlli regolari per il benessere suo e del bebè

Malattie autoimmuni e gravidanza: che cosa bisogna sapere

Un tempo, associare malattie autoimmuni e gravidanza sembrava praticamente impossibile. Questi disturbi, in cui il sistema di difesa attacca l’organismo come se fosse un nemico, infatti, spesso si rivolgevano contro il feto causando aborti precoci e parti prematuri. Oggi le conoscenze medico- scientifiche permettono alle donne con una malattia autoimmune di portare avanti una gestazione in sicurezza e di mettere al mondo un bambino sano. È però importante pianificare controlli regolari, in cui il ginecologo lavora a stretto contatto con altri esperti.

Che cosa sono le malattie autoimmuni

Le malattie autoimmuni sono un gruppo di disturbi molto diversi tra loro. In comune hanno il fatto di essere caratterizzate da una produzione di anticorpi che attaccano alcune strutture dell’organismo, danneggiandole. Anche le manifestazioni sono differenti. Sono malattie autoimmuni, per esempio, il Les o Lupus eritematoso sistemico, caratterizzato da eruzioni cutanee e coinvolgimento degli organi interni, e l’artrite reumatoide, in cui gli auto-anticorpi si dirigono verso le strutture articolari, danneggiandole causando dolore e difficoltà di movimento. È una malattia autoimmune la celiachia, che causa intolleranza verso il glutine, così come la tiroidite di Hashimoto che provoca malfunzionamento della tiroide.
L’elenco è molto lungo e i vari tipi di malattie autoimmuni coinvolgono diversi specialisti, dal reumatologo all’endocrinologo, dal diabetologo al gastroenterologo e molti altri esperti ancora.

Quali rischi in gravidanza

Poiché le malattie autoimmuni sono caratterizzate da un attacco contro l’organismo stesso, durante i nove mesi i disturbi possono aumentare. Il binomio malattie autoimmuni e gravidanza non è caratterizzato da un aumento di mortalità materna o di malformazioni fetali rispetto alla media e questo è già un dato rassicurante. Tuttavia, la malattia qualche volta può peggiorare durante l’attesa e – soprattutto – possono verificarsi parti prematuri, ritardi di crescita in utero e purtroppo anche aborti spontanei. Gli esperti oggi però rassicurano. La gestante non si deve preoccupare perché i progressi medici nella gestione della gravidanza hanno ridotto i rischi. Malattie autoimmuni e gravidanza possono insomma essere gestite molto meglio rispetto al passato. È importante che la malattia sia stabile e ben gestita al momento del concepimento.

L’importanza dei controlli regolari

In età fertile, la donna deve occuparsi della propria salute per mantenere sotto controllo il suo problema autoimmune. Le gestanti con malattia stabile al momento del concepimento, hanno gravidanze senza incidenti, senza peggioramento della malattia e danno alla luce neonati sani al termine della gestazione. I controlli devono avvenire ogni 4-6 settimane anche durante la gravidanza, eseguendo esami specifici del sangue. Per esempio, nel caso del Lupus eritematoso sistemico si valuta la presenza di anticorpi anti-fosfolipidi e di altre sostanze come gli anticorpi anti-Ro/SSA. Inoltre, si valuta la funzione tiroidea. Durante la gravidanza vanno effettuati mensilmente i controlli di  VES, PCR, emocromo, glicemia, urea, creatininemia, ALT, esame, oltre ai controlli clinici ginecologici e immunoreumatologici. Lo stesso vale per le altre malattie.

 

 

 
 
 

Da sapere!

È importante che la donna in gravidanza con una malattia autoimmune si rivolga al proprio ginecologo per qualsiasi disturbo, anche al di fuori dei controlli stabiliti.

 

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti