Embrione senza battito: può crescere? Le cause e da cosa dipende

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Stefania Piloni - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 20/02/2025 Aggiornato il 21/02/2025

Non è detto che sia il segno di una gravidanza che non procede. Può anche esserci un errore di datazione a causa di un conteggio sbagliato della fecondazione. La ginecologa Stefania Piloni spiega perché.

Embrione senza battito: può crescere? Le cause e da cosa dipende

Sentir parlare, durante un controllo ecografico, di embrione senza battito, può far pensare che la gravidanza iniziata da poco non stia procedendo. Non è detto che sia così. Un embrione senza battito può essere più indietro rispetto alla presunta età gestazionale, perché la fecondazione è avvenuta dopo. Quindi è opportuno attendere qualche giorno ed effettuare una ulteriore ecografia di controllo. Approfondiamo questo tema delicato insieme con la professoressa Stefania Piloni, ginecologa e docente all’Università di Milano.

Le cause dell’embrione senza battito

Il battito cardiaco dell’embrione e poi del feto è uno dei parametri che il ginecologo prende in considerazione per valutare la vitalità e l’accrescimento del bambino, fino dalle primissime settimane di vita. Infatti è nel primo trimestre di gravidanza che si forma il cuore del piccolo.

Questo prende origine attorno al 16° giorno dopo la fecondazione, dallo strato intermedio di tre foglietti embrionali che si stanno formando dalla rapidissima differenziazione delle cellule. Attorno alla quinta settimana, il cuore è un abbozzo di due atri e due ventricoli e inizia a pompare sangue. A volte, però, ai controlli dal ginecologo che si effettuano in questo periodo si parla di embrione senza battito. Succede quando non si avvertono le pulsazioni cardiache dell’embrione stesso. Perché questo può succedere?

È troppo presto

Il cuore embrionale inizia a pulsare appunto circa cinque settimane dopo la fecondazione. Non sempre però, quando ci si sottopone ai primi controlli in gravidanza, si è già a questa fase gestazionale. Può essere troppo presto, per esempio perché la visita avviene subito dopo il primo flusso mestruale saltato oppure perché la data reale di fecondazione non è corretta. Per un errore di calcolo, per esempio perché non ci si ricorda la data dell’ultima mestruazione, la fecondazione può essere avvenuta dopo e, quindi, la donna è in realtà alla quarta settimana. In questa fase è ancora impossibile individuare il battito cardiaco del piccolo. “Le donne con cicli irregolari o con ovaio policistico o alterazioni della tiroide hanno spesso ciclo irregolare, dunque ovulazione difficile da individuare”, avverte la professoressa Piloni. “Queste sono le classiche situazioni in cui si verifica una discordanza ecografica iniziale fra l’epoca di amenorrea, quindi di assenza del ciclo, e l’epoca gestazionale, che coincide con la settimana di inizio gravidanza.

L’embrione non si sta sviluppando

Purtroppo può anche succedere che il cuore non si senta perché in effetti l’embrione non sta più crescendo. In altre parole si tratta di un aborto spontaneo, un evento non infrequente che riguarda il 15-20% delle gravidanze e che si verifica nelle prime settimane. Tuttavia è necessario essere ben sicuri che si tratti realmente di un aborto. Secondo gli esperti, è opportuno eseguire un ulteriore controllo per verificare l’effettiva assenza di battito del cuore.

Se capita a 6, 7, 8 settimane

Una situazione di embrione senza battito può essere anche molto differente a seconda che si presenti a 6, 7 oppure 8 settimane di gravidanza. Vediamo perché.

A 6 settimane

Alla 6a settimana di gravidanza, l’attività del cuore del feto dovrebbe essere già rilevata attraverso un’ecografia, effettuata possibilmente per via transvaginale. In questa fase, se rilevate, le pulsazioni cardiache sono circa 100-110 al minuto (si parla di bpm). Se non succede, il medico suggerisce alla donna di effettuare un’ecografia di controllo qualche giorno dopo, nell’eventualità che la gravidanza sia in realtà in una fase più precoce.

A 7 settimane

Anche in questo periodo, alla 7a settimana, in caso di embrione senza battito il ginecologo suggerisce di effettuare un successivo controllo alcuni giorni dopo. Può capitare di non sentire le pulsazioni se l’ecografia è eseguita da personale non specializzato oppure con macchinari non adeguati, o, ancora, se viene eseguita attraverso la parete addominale. È opportuno effettuare un’ecografia transvaginale, grazie alla quale è possibile avere un quadro più preciso.

A 8 settimane

Se all’8a settimana non si riesce ad avvertire il battito dell’embrione, le possibilità che la gravidanza si sia interrotta spontaneamente aumentano. Le linee guida della Società di ecografia ostetrica e ginecologica suggeriscono però di effettuare una seconda ecografia di controllo, per ridurre il più possibile il rischio di un errore diagnostico.

“In caso di mancato riscontro del battito, il medico fissa un nuovo controllo ecografico a distanza di 7-10 giorni, o comunque in un’epoca gestazionale in cui si aspetta che la gravidanza sia effettivamente a 6 settimane, con un battito ben visibile”, aggiunge la ginecologa. “Nell’attesa, è anche possibile eseguire il monitoraggio con prelievo di sangue per l’ormone beta Hcg, con due prelievi a distanza di 2-3 giorni. Se le beta Hcg salgono, significa che la gravidanza sta procedendo. Questo può aiutare a stemperare l’ansia nell’attesa del nuovo controllo ecografico oppure a capire prima che si tratta di una gravidanza interrotta, qualora le beta siano in discesa”.

Embrione piccolo senza battito: il motivo

Quando con l’ecografia il medico riesce a individuare l’embrione ma non vede il battito, le ragioni possono essere due.

  • Siamo in un’età gestazionale molto precoce, in cui l’apparato cardiovascolare è formato, ma non ha ancora iniziato a funzionare e l’embrione stesso è piccolo perché è ai primissimi giorni della sua esistenza. In questi casi, è opportuno attendere un’altra settimana ed effettuare un ulteriore, accurato controllo ecografico. “Quando una donna desidera una gravidanza deve segnare bene le date mestruali, con precisione”, suggerisce la professoressa Piloni. “E’ importante sapere qual è il primo giorno dell’ultima mestruazione. Molte donne memorizzano, sbagliando, l’ultimo giorno del ciclo, ossia il giorno finale del sanguinamento. In questo modo, il conto delle settimane risulta scorretto”.
  • La gravidanza non sta procedendo e l’embrione è piccolo perché non è più vitale e, quindi, non cresce. Secondo le Linee guida Sieog, un embrione di 5 mm senza battito cardiaco deve purtroppo essere considerato un’interruzione spontanea di gravidanza. Possono essere presenti alcuni sintomi di aborto, come perdite di sangue e crampi, ma non sempre è così: a volte la donna continua ad avere i tipici segnali delle prime settimane di gravidanza, per esempio la tensione al seno e non avere perdite. Si effettua allora un altro controllo con l’ecografia, per essere assolutamente sicuri.

Quando preoccuparsi se non senti il feto

Dalla 10a settimana di gravidanza in poi, non si parla più di embrione ma di feto. Con il procedere della gravidanza, la vitalità del piccolo che sta crescendo non si basa soltanto su un eventuale controllo ecografico che monitora l’accrescimento e il battito cardiaco.

Ci sono altri segnali che possono essere verificanti anche dalla donna stessa, prima di tutto i movimenti fetali. Questi iniziano a manifestarsi a partire dalla sesta settimana, ma si percepiscono tra la 14a e la 20a settimana. La gestante avverte movimenti lievi, simili a uno sfarfallio o a lievi bolle d’aria.

  • I movimenti diventano più intensi per tutta la gravidanza e tendono a ridursi dopo l’ottavo mese per il minore spazio che il feto ha a disposizione. Tuttavia devono essere sempre presenti ed è importante che la donna, pur senza ansia, presti attenzione alla loro regolarità;
  • Se i movimenti fetali non si fanno sentire nemmeno una volta nell’arco di una o due ore, si può provare a stimolare il bambino con piccoli colpetti, cambiando posizione oppure facendo ascoltare al feto una musica intensa;
  • Nel caso non si ottengano risultati, è importante contattare subito il proprio ginecologo che eseguirà un’ecografia e il tracciato cardiotocografico del feto, per accertarsi della sua vitalità.

Non è detto che sia successo qualcosa al bambino: la riduzione dei movimenti può essere dovuta alla diminuzione del liquido amniotico. Tuttavia è meglio controllare per essere certi che tutto stia procedendo bene.

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In breve

Una donna in attesa può preoccuparsi molto quando il ginecologo, durante un controllo, parla di embrione senza battito. Non è detto che si tratti di aborto, può essere anche un problema di datazione. E’ necessario effettuare ulteriori controlli.

 

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