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Colpisce fino al 50% delle donne che aspettano un bebè. Oltre a cambiare la propria alimentazione, contro la stipsi in gravidanza è possibile ricorrere anche l’uso di alcune piante medicinali, il cui utilizzo nei nove mesi è sicuro. Infatti, non tutte le piante medicinali sono consigliabili in questa fase della vita della donna.
La malva
Tra quelle sicure da assumere per il trattamento della stipsi in gravidanza, troviamo per esempio, la malva (Malva sylvestris) e il Lino (Linum usitatissimum). La malva è una pianta conosciuta per le sue proprietà emollienti, lenitive e disinfiammatorie, in particolare proprio a livello intestinale. Queste proprietà sono dovute alla sua ricchezza in mucillagini, principi attivi di questa pianta. E sono proprio le mucillagini a renderla l’ingrediente perfetto per la preparazione di una tisana dalla dolce azione lassativa da utilizzare in gravidanza, ma anche in allattamento. Le mucillagini, presenti nei fiori, nelle foglie e nelle radici della malva, hanno come caratteristica principale, quella di richiamare acqua e gonfiarsi, aumentando il loro volume, facilitando così l’espulsione delle feci, che saranno più morbide e meno dure e secche al momento dell’evacuazione. La preparazione ideale è sicuramente la tisana, perché in questo modo si aumenta anche l’introito giornaliero di acqua, importante in caso di stipsi in gravidanza. Per la preparazione della tisana si utilizzano fiori e foglie essiccati della malva nella proporzione di 10 grammi ogni 500 ml di acqua. Si porta quasi a ebollizione l’acqua, preferibilmente oligominerale, si spegne il fuoco e si aggiunge la malva. Si copre e si lascia in infusione per 20 minuti. Trascorso questo tempo, si filtra e si beve senza dolcificare lontano dai pasti fino a 1 litro al massimo al giorno.
Il lino
Un’alternativa all’utilizzo della malva, è il lino: la parte utilizzata sono i semi che, come la malva, contengono mucillagini, ma anche fibre importanti in caso di stipsi in gravidanza. L’utilizzo dei semi di lino prevede la preparazione di un macerato, una preparazione più lunga rispetto alla tisana. Si mettono 3 cucchiai da minestra di semi in 1 litro di acqua a temperatura ambiente e si lasciano macerare per tutta la notte. La mattina dopo i semi si saranno gonfiati e si avrà la formazione di una mucillagine. Si filtra il tutto per eliminare i semi e si beve un bicchiere del macerato senza dolcificare. La quantità di macerato preparata in questo modo è sufficiente per 2-3 dosi giornaliere. Il macerato di semi di lino può essere un’alternativa all’utilizzo della malva, quando la stipsi è particolarmente ostinata o se anche con l’assunzione della malva dopo 2-3 giorni non si hanno dei significativi miglioramenti.