Rischio aborto: perché è più elevato nel primo trimestre?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/12/2019 Aggiornato il 04/12/2019

Il primo trimestre corrisponde a una fase particolarmente critica della gravidanza, in cui purtroppo basta poco per vedersi concretizzare il rischio aborto

Rischio aborto: perché è più elevato nel primo trimestre?

Non è un caso che molte future mamme annuncino di aspettare un bimbo solo alla fine del primo trimestre. Quindi, una volta che il rischio aborto è diminuito notevolmente.  I primi tre mesi di gravidanza, infatti, sono i più critici, perché tutto si deve avviare in modo perfetto. 

Il rischio aborto è legato all’annidamento dell’uovo

Il primo trimestre è il periodo in cui si verificano alcuni dei passaggi più delicati della gestazione che comprendono l’annidamento dell’uovo fecondato nella parete interna dell’utero (endometrio) e l’organogenesi, ovvero la formazione strutturale degli organi del feto. Qualunque condizione che complichi tali processi potrebbe determinare effetti anche molto seri: proprio in questo periodo di fatto il rischio di aborti spontanei o danni al nascituro risulta più alto e ciò comporta un parallelo aumento delle precauzioni che la gestante deve seguire a scopo preventivo, come sottoporsi agli esami di controllo.

Problemi dell’embrione

Vi sono poi diversi e poco riconoscibili fattori responsabili di aborto spontaneo nel primo trimestre che, di solito, si collegano ad alterazioni cromosomiche del feto e, meno di frequente, a problemi della gestante (per esempio anomalie dell’utero e della placenta, malattie infettive, età a rischio: sotto i 20 e  sopra i 35 anni).

Meno pericoli dal secondo trimestre

Una volta iniziato il secondo trimestre, invece, le probabilità di interruzione della gravidanza, così come quelle di complicanze fetali, si abbassano drasticamente: un cambiamento che deriva principalmente dal fatto che il feto risulta ormai quasi del tutto formato e quindi capace di affrontare con maggiore forza e resistenza gli eventuali problemi che si dovessero manifestare nel rimanente tempo dell’attesa.

 
 
 

In breve

LE PRECAUZIONI DA SEGUIRE NEL PRIMO TRIMESTRE

Proprio tenendo conto della delicatezza e dell’importanza dei processi che si verificano all’interno dell’utero durante il primo trimestre, è fondamentale seguire con attenzione particolare alcune precauzioni. Innanzitutto è essenziale ridurre il più possibile i rischi legati all’effetto di agenti esterni potenzialmente dannosi quali:
> fumo, alcool, droghe e farmaci;
> esami medici invasivi e radiografie;
> stili di vita inadatti;
> infezioni come la rosolia e la toxoplasmosi, pericolose se contratte nel corso della gravidanza.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti