Dal sesto mese di gravidanza, alla futura mamma può capitare di provare un fastidioso prurito su addome (in particolare intorno all’ombelico), cosce e seno e, più raramente, sul resto del corpo. Talvolta questa sensazione si accompagna alla comparsa di macchioline lievemente rilevate, per lo più provocate dallo “sfregamento” praticato nella zona per alleviare il fastidio, soprattutto durante la notte, quando il “solletico” tende a divenire più intenso. Ecco perché compare il prurito in gravidanza e cosa fare con i consigli della dottoressa Daniela Fantini, ginecologa presso il consultorio Cemp di Milano.
Si tratta di un fenomeno piuttosto frequente nel terzo trimestre di gravidanza e dipende da alcune modificazioni all’interno dell’organismo. Una delle cause principali, in particolare, è rappresentata dall’accumulo di sali biliari: il più elevato tasso di progesterone (l’ormone che favorisce il rilassamento della muscolatura per adattare il corpo della gestante a ospitare il feto) rende meno tonici anche gli altri organi, tra cui la cistifellea che, non contraendosi più in modo adeguato, fatica a svuotare nell’intestino la bile e i sali biliari, sostanze prodotte dal fegato per permettere la digestione dei grassi. Di conseguenza, questi finiscono per immettersi nella circolazione sanguigna, raggiungendo i capillari e la cute, irritandola e innescando il prurito.
Il prurito in gravidanza è poi favorito anche dalla tensione e dalla disidratazione della pelle in corrispondenza dell’addome ingrossato e ciò vale, anche se in misura minore, per le cosce e il seno.
In alcuni casi può succedere inoltre che verso il termine della gravidanza, nell’organismo della futura mamma si evidenzi una reazione allergica al progesterone che tende a connettersi ad una maggiore sensibilizzazione della pelle e quindi a suscitare prurito.
Alcuni disturbi piuttosto comuni nei 9 mesi (come l’anemia e il diabete gestazionale) tendono, infine, a stimolare le terminazioni nervose della cute, determinando il prurito.
La comparsa di prurito all’addome va riferita al ginecologo che verificherà l’intensità del sintomo e suggerirà i rimedi adeguati.
Per attenuare la sensazione di solletico è comunque consigliabile:
- applicare prodotti idratanti o oli emollienti (come l’olio di mandorle) che riducono gli effetti connessi allo stiramento della cute di addome, cosce e seno;
- rinfrescare la pelle con talco mentolato o lozioni come l’acqua di rose, oppure facendo un bagno in acqua tiepida in cui diluire dell’amido (meglio la sera prima di andare a letto);
- privilegiare indumenti di cotone a diretto contatto con la pelle, evitando quelli sintetici: il cotone, infatti, garantisce una maggiore traspirazione e riduce il rischio di irritazione.
Fonti / Bibliografia
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