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I valori della pressione sanguigna durante i nove mesi devono essere tenuti sotto controllo non solo per il bene della futura mamma, ma anche per la salute del nascituro, che – a fronte di valori pressori materni alti – potrebbe essere predisposto all’obesità. È quanto suggerisce uno studio della Qingdao University (Cina) in collaborazione con i colleghi della Cambridge University (Inghilterra), pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology&Metabolism.
Novantamila coppie studiate
La ricerca in questione ha esaminato e incrociato i dati di quasi 90mila coppie madri-figli nell’ambito della Jiaxing Birth Cohort, studio sulle nascite nel nordest della Cina.
Secondo e terzo trimestre a rischio
Dopo aver seguito i bambini dalla nascita fino a quasi sei anni di età è emerso che, quando i bambini avevano raggiunto l’età per frequentare la prima elementare, il 6,6% di loro era considerato sovrappeso e il 2,5% obeso. Dopo aver incrociato i dati con quelli relativi al monitoraggio della pressione sanguigna materna durante la gravidanza, è emerso che la pressione alta in gravidanza durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione erano rispettivamente legati a un aumento del rischio di sovrappeso o obesità del 49% e del 14% in più, mentre non è stata riscontrata alcuna associazione tra la pressione alta nel primo trimestre di gravidanza e il rischio di sovrappeso e obesità poi nei bambini.
Necessari altri studi
Per comprendere quale sia il legame tra pressione alta in gravidanza al progredire della gestazione e peso elevato dei bimbi durante l’infanzia, i ricercatori spiegano che è necessario condurre ulteriori studi. Alcune problematiche legate alla gravidanza giocano certamente un ruolo di una certa importanza, tra cui una condizione nota come restrizione della crescita intrauterina (in cui il feto non riesce a raggiungere il suo potenziale di crescita) e la resistenza vascolare dell’arteria ombelicale durante il terzo trimestre, condizione già in passato correlata a crescita ritardata del feto, a dimensioni del bimbo più piccole alla nascita e allo sviluppo di un elevato indice di massa corporea durante l’infanzia.