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Nausea e vomito in gravidanza non sono semplici, inevitabili disturbi: gli specialisti ora concordano sul fatto che non sia giusto “sopportarli”, perché possono avere ripercussioni negative sul benessere della donna e anche sulla crescita del feto. Legati a cause ormonali tipiche del periodo gestazionale, nausea e vomito in gravidanza (NVP ossia Nausea and Vomiting in Pregnancy) si possono controllare in diversi modi, oggi anche grazie a un complesso di vitamina e antistaminico, sicuro e privo di effetti collaterali.
Cosa prendere in caso di nausea e vomito
In caso di sintomi di questo tipo, da sempre c’è il timore che i farmaci possano causare danni al feto in crescita, come purtroppo è capitato in passato. Oggi, però, sembra esserci una soluzione davvero sicura. Diversi studi scientifici hanno dimostrato l’utilità di un’associazione tra doxilamina (un antistaminico) 10mg e la vitamina B6 o piridossina 10mg. Anche le più recenti linee guida internazionali delle principali società scientifiche di Ostetricia e Ginecologia indicano questa associazione come il farmaco di prima scelta e l’unico specificamente studiato e autorizzato per trattare nausea e vomito in gravidanza. Chi desidera assumerlo deve parlarne con il proprio ginecologo (il farmaco richiede infatti la prescrizione medica) che valuta la necessità di prenderlo. Anche se è un farmaco ben tollerato, infatti, è adatto solo in caso di iperemesi gravidica, ossia di nausea e vomito intensi e debilitanti, tali da richiedere il ricovero.
Quanto durano e quando preoccuparsi
I sintomi della nausea in gravidanza iniziano già nelle prime settimane e raggiungono il picco attorno alla 12-14° settimana. Solitamente si alleviano e scompaiono attorno alla 22° settimana, quindi al terzo mese circa. Non per tutte però succede così. In alcuni casi la nausea continua per un lasso di tempo maggiore. Eppure ancora oggi in molti casi nausea e vomito in gravidanza sono sottovalutati, considerati qualcosa di inevitabile e le donne che ne soffrono vengono quasi accusate di lamentarsi senza una valida ragione.
Lo dimostrano i dati: secondo Purity, il primo studio scientifico italiano che ha valutato il fenomeno della nausea in gestazione, ben 66 donne su 100 ne sono soggette. Solo un quarto di queste, però, riceve consigli per un trattamento valido, in grado di alleviare il problema. Ancora alcuni medici tendono a pensare che nausea e vomito in gravidanza siano solo un lieve disturbo passeggero, con il quale si possa convivere senza problemi. In una percentuale non indifferente, però (il 37% dei casi) questi disturbi si presentano in modo intenso, accompagnati da vomito. Possono essere presenti per tutto l’arco della giornata, causando malessere, salivazione abbondante, vertigini e senso di debolezza. Spesso gli odori dei cibi causano un fastidio così intenso che impediscono di cucinare, quindi di prendersi cura del resto della famiglia.
Questo può interferire con il lavoro, i rapporti sociali, la serenità quotidiana e il rapporto con il partner e può anche impedire la corretta alimentazione necessaria alla donna e al feto in crescita. Nel 4% dei casi, si verifica infatti la cosiddetta iperemesi gravidica, una forma di nausea e vomito così intensi da impedire sia la nutrizione sia l’assunzione di liquidi. Questa condizione richiede il ricovero in ospedale per la nutrizione e l’idratazione.
Le conseguenze della nausea in gravidanza
La nausea in gravidanza espone la donna a diversi problemi, per esempio a lesioni all’esofago e a rischio di distacco della retina per lo sforzo dovuto al vomito. Non solo: “Secondo lo studio Purity, le donne che presentano nausea e vomito in gravidanza hanno in media un tempo gestazionale più corto; quindi, hanno avuto un parto pretermine, in quanto non sono arrivate alla quarantesima settimana” avverte Irene Cetin, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano e direttore dell’Ostetricia del Policlinico di Milano. “Questa condizione potrebbe avere degli effetti anche sullo sviluppo dell’embrione, con un aumento del rischio di basso peso alla nascita o di parto pretermine”.
Le cause
La nausea e il vomito, che sono considerati tra i primi sintomi della gravidanza, sono dovuti all’assetto ormonale che caratterizza i nove mesi. Un ormone che si ritiene responsabile della gravidanza è la gonadotropina corionica umana o beta hCG. Questa è prodotta dalla placenta e aumenta in modo consistente fino al terzo mese, quindi diminuisce, per poi stabilizzarsi alla sedicesima settimana. Proprio in questo periodo la nausea viene avvertita maggiormente. Inoltre, le donne con gravidanze gemellari hanno livelli di beta hCG più elevati e quindi spesso soffrono maggiormente di nausea.
È responsabile anche un altro ormone, il progesterone, che ha la funzione di favorire l’attecchimento e la crescita dell’embrione. Provoca disturbi gastrointestinali: oltre alla nausea, reflusso e stitichezza. Ancora, è possibile che la nausea e il vomito siano una forma di difesa naturale dell’organismo che tiene lontani cibi potenzialmente dannosi. Infine, come è stato dimostrato in uno studio uscito sulla rivista scientifica Nature, a causare nausea gravidica sarebbe un ormone prodotto dal feto, il Gdf15, che passa al corpo materno il quale ne possiede però già alcune quantità, in misura variabile. Sono più a rischio le gestanti che per ragioni genetiche hanno poco Gdf15 in circolo: una volta che questo ormone aumenta nell’organismo, compare una nausea particolarmente intensa.
Cosa mangiare
Nei casi di nausea meno intensa la donna può trovare sollievo adottando una adeguata dieta in gravidanza. Vediamo qualche suggerimento da seguire:
- Mangiare poco ma spesso, preferendo spuntini leggeri e digeribili, che si ha l’impressione diano subito sollievo. Solitamente si consigliano crakers, grissini, fette biscottate che assorbono i succhi gastrici in eccesso e si digeriscono con facilità.
- Bere tanti liquidi, ma mai tutti d’un fiato, bensì a piccoli sorsi più volte al giorno;
- Non tutte provano sollievo con i carboidrati: c’è chi preferisce i cibi salati o aspri. È quindi opportuno seguire il proprio gusto, scegliendo quello che dà realmente sollievo.
- Evitare cibi conditi e speziati, che richiedono una digestione lenta e favoriscono la nausea.
- Se l’odore dei cibi infastidisce, si possono privilegiare le preparazioni fresche, che emanano poco aroma.
- Prediligere gli alimenti leggeri e facilmente digeribili (come riso, pasta, pane secco, kracker, patate, carote, mele, banane) e cotture semplici (al vapore, al cartoccio, a lesso, a pressione).
- Evitare i cibi grassi, fritti, insaccati, elaborati perché affaticano la digestione e intensificano la nausea.
- Masticare a lungo i cibi e non raggiungere il senso di sazietà (non alzarsi da tavola con lo stomaco pieno).
- Non andare a letto subito dopo il pasto, ma aspettare un paio d’ore prima di coricarsi.
Consigli utili
Oltre ai cibi giusti, è possibile ricorrere ad altri metodi per controllare nausea e vomito in gravidanza. Ecco qualche consiglio.
- Bere acqua fresca a piccoli sorsi, con l’aggiunta di qualche goccia di limone o di agrumi, o qualche foglia di menta.
- Provare i braccialetti antinausea sea-band, che si usano anche per il mal d’auto dei bambini, che funzionano con il principio dell’agopuntura e non hanno effetti collaterali.
- Provare con lo zenzero: fresco, in tisana, sotto forma di caramelle senza zucchero, è tra i rimedi classici contro nausea e vomito in gravidanza.
- Cercare di riposare e di distrarsi, oppure di fare due passi all’aperto durante la giornata.