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Nausea? Senso di pesantezza alle gambe? Dolori alla schiena? Negli Stati Uniti è in aumento il numero delle future mamme – perlopiù giovani – che davanti ai classici disturbi da gravidanza decide di ricorrere alla marijuana.
Nausee mattutine
Dalla ricerca emerge che molte donne americane incinte scelgono di far uso di marijuana in gravidanza per alleviare il senso di nausea e i disturbi tipici dei primi mesi, altre impiegano la cannabis come antidolorifico contro i dolori a gambe e schiena provocati dalla gestazione nei mesi più avanzati, altre ancora fumano erba per facilitare il sonno quando il pancione e le preoccupazioni per il parto non fanno dormire bene.
Le mamme più giovani
Sono soprattutto le mamme più giovani, quelle di età compresa tra i 18 e i 25 anni, a fare uso di marijuana in gravidanza: per le future mamme in questa fascia di età il consumo di marijuana in dolce attesa si attesta attualmente al 7,5%. In generale, circa il 4% delle donne incinte negli Usa ha usato marijuana nel mese precedente al rilevamento, contro il 2,4% del 2002. Quanto all’alcol, il 9% delle intervistate ha ammesso di aver bevuto durante la gravidanza.
Effetti poco chiari
Il rischio, spiegano gli esperti, è che nel nuovo clima che punta alla liberalizzazione della marijuana le donne tendano a sottovalutare gli effetti sul feto. Sebbene attualmente i dati al riguardo siano poco chiari, dal punto di vista medico è però chiaro che il suo uso in gravidanza non si può considerare sicuro, poiché il suo principio attivo, il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), è in grado di attraversare la placenta e giungere al feto.