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Si è sempre pensato che fosse sì un disturbo spiacevole, ma solo per la mamma e solo perché causa spossatezza e malessere. Invece, in gravidanza la febbre può essere anche pericolosa per il bimbo nel pancione. Soprattutto se contratta nel primo trimestre. Lo rivela una metanalisi condotta da un team di ricercatori danesi, dell’università Syddansk di Odense, e pubblicata sulla rivista Pediatrics.
Esaminate migliaia di mamme
Le metanalisi sono ricerche rigorose che combinano i risultati di vari studi clinici e, con appositi metodi statistici, producono risultati “riassuntivi”. In questo caso, sono state considerate 46 ricerche per un totale di decine di migliaia di mamme. Gli autori hanno esaminato, in particolare, i dati relativi alla gravidanza e alle condizioni di salute dei bambini. Lo scopo era capire se avere la febbre durante i nove mesi di attesa potesse in qualche modo nuocere al bebè.
Conseguenze anche serie
Dall’analisi dei risultati è emerso che, effettivamente, se la mamma sviluppa febbre durante la gravidanza, il bimbo può avere qualche problema. Secondo gli studiosi, fra temperatura corporea elevata nel corso della gestazione e rischio di difetti alla nascita c’è un forte legame. I problemi più comuni? Difetti del tubo neurale, difetti cardiaci congeniti, problemi di palatoschisi. Sembra che le probabilità di queste malattie siano da 1,5 a 3 volte maggiori nei piccoli nati da mamme che nel primo trimestre hanno avuto la febbre.
Servono altri studi
Non è chiaro però se tutti i tipi di febbre siano pericolosi o se magari a provocare più effetti nocivi siano le febbri di lunga durata o di particolare intensità, con picchi di temperatura elevati. Inoltre, non è da escludere che la febbre sia in realtà il sintomo di un’infezione più seria, che potrebbe essere la vera “colpevole” delle malattie dei bimbi. Per questo, sarà necessario condurre nuovi studi.
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