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Durante la gravidanza il cuore è sottoposto a un surplus di lavoro e, se erano già presenti alcuni problemi, la situazione può peggiorare. A rischiare i problemi più seri sono soprattutto le donne che, prima della gravidanza, avevano già un’insufficienza cardiaca, facevano uso di farmaci anticoagulanti o il cui cuore faceva già fatica a pompare il sangue. Lo ha accertato uno studio condotto dall’University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock e pubblicato sulla rivista Anesthesiology, che ha sottolineato come sia prima sia durante il parto le donne corrano il rischio di andare incontro ad arresto cardiaco.
Esaminati oltre 56.000 parti
Nel corso della ricerca sono state prese I in esame oltre 56 mila nascite ed esaminate le cartelle cliniche di mamme e bebè per conoscere lo stato di salute delle donne sia durante la gravidanza sia durante il parto. al fine di valutare la comparsa di problematiche al cuore nel corso della gestazione o del travaglio.
Quasi 5.000 arresti cardiaci
Dall’analisi dei risultati, è emerso che nel campione considerato, durante o al termine della gravidanza, si sono verificati 4.843 arresti cardiaci. In pratica, uno ogni 11.749. Le ragioni? Nel 44,7% dei casi la causa è stata un sanguinamento, nel 13,3% un’insufficienza cardiaca, nel 13,3% un’embolia da liquido amniotico, nell’11,2% un’infezione del sangue, o sepsi.
Tanti i fattori di rischio
Gli autori hanno concluso che, in media, almeno una donna ogni 12 mila soffre di arresto cardiaco durante la gravidanza. Tra i fattori di rischio per la salute del cuore delle future mamme ci sono l’età avanzata, le condizioni socio-economiche disagiate, le condizioni di salute della donna ed eventuali complicazione durante la gestazione e/o il parto, come la preeclampsia.