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La gravidanza è certamente una fase idilliaca nella vita di una donna. Ma per certi versi e certe mamme può essere anche molto faticosa e impegnativa. In alcuni casi, infatti, possono comparire (o anche peggiorare) disturbi fastidiosi. Come le emorroidi, che rischiano di rovinare un momento così bello. Esistono, comunque, dei rimedi completamente naturali, a base di acqua, che migliorano la situazione. Ecco le ultime scoperte per quanto riguarda le emorroidi e le migliori cure fai-da-te.
Si tratta di un vero e proprio prolasso
Le emorroidi non sono rigonfiamenti dovuti a una dilatazione abnorme delle vene dell’ano, come si pensava fino a qualche anno fa. Si tratta di tre cuscinetti, detti gavoccioli, che tutte le persone hanno. Essi sono formati da un insieme di vasi sanguigni e sono fissati alla parete del canale anale da alcuni legamenti fibrosi. Se questi legamenti fibrosi si rompono e i cuscinetti prolassano, cioè fuoriescono verso l’esterno, si parla di malattia emorroidaria. Il prolasso potrebbe comunque accompagnarsi a una dilatazione delle vene della zona e, secondo alcuni, anche a una dilatazione delle arterie anali.
Tutta colpa del pancione
Alla base delle emorroidi possono esserci tanti fattori diversi. Una causa molto comune nelle donne è rappresentata, oltre che dal parto, anche dalla gravidanza. Infatti, la pressione esercitata dall’utero e dal pancione può favorire la rottura dei legamenti fibrosi che tengono ancorati i cuscinetti alla parete anale. Inoltre, può anche aumentare la dilatazione delle vene del bacino e dell’ano. Non bisogna dimenticare, poi, che molte future mamme soffrono di stitichezza, un’ulteriore condizione di rischio per la malattia emorroidaria. Anche il modificato equilibrio ormonale e le difficoltà di circolazione giocano un ruolo negativo in questo senso.
Via libera ai risciacqui
L’acqua è una grande alleata contro le emorroidi. In tutte le sue forme. Innanzitutto, può essere utilizzata per fare degli impacchi locali con azione lenitiva. Basta passare su tutta la zona anale acqua fresca. Meglio ancora sarebbe aggiungere all’acqua un paio di cucchiai di amido da bagno, che ha un’azione emolliente, rinfrescante e astringente. Questa manovra può essere effettuata anche più volte al giorno.
Sì alle aspersioni
In alternativa, si possono fare delle aspersioni con un panno (in spugna o in fibra naturale) bagnato in acqua fresca. Esso va passato delicatamente su ciascun lato del pube, con un gesto continuativo: in pratica, bisogna farlo scorrere avanti e indietro fra l’acqua fresca e la zona da rinfrescare, senza mai interrompersi. Tutto il resto del corpo deve essere coperto e rimanere ben al caldo. In genere, si consiglia di posizionarsi sul bidet o, in alternativa, sulla vasca da bagno.
Non dimenticarsi di bere
L’acqua è ottima anche da bere. Infatti, aiuta a combattere la stitichezza, una delle cause principali della malattia emorroidaria.