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Tra le modificazioni tipiche della gravidanza c’è purtroppo anche la cattiva circolazione. Nei nove mesi, l’organismo femminile cambia per accogliere e far crescere il feto e questo non si traduce solo nell’aumento di volume della pancia. I cambiamenti ormonali, strutturali e organici possono causare anche una serie di disturbi più o meno accentuati. Uno dei più comuni è rappresentato dalle problematiche di cattiva circolazione, che riguardano soprattutto tre zone: le gambe, l’ano e la vagina.
Più sangue in circolo nei nove mesi
Innanzitutto, occorre considerare che durante l’attesa la quantità di sangue in circolo aumenta, per assicurare una corretta irrorazione di tutti gli organi della donna, compresi la placenta e gli altri annessi embrionali, le strutture che circondano il feto e lo proteggono.
I vasi sanguigni si dilatano
Inoltre, per effetto degli ormoni, i vasi sanguigni periferici si dilatano e le loro pareti diventano più permeabili. Come conseguenza, si parla di cattiva circolazione: la parte acquosa del sangue fuoriesce facilmente, raccogliendosi nello spazio che circonda i capillari e creando gonfiore.
Il flusso rallenta
Infine, l’aumento del livello degli estrogeni, molto accentuato nei primi tre mesi della gestazione, favorisce la ritenzione di liquidi e la formazione di cuscinetti che premono contro le pareti delle vene, ostacolando lo scorrimento del sangue.
Possono comparire varici alle gambe
A livello delle gambe, tutto questo si traduce in un peggioramento della circolazione, che causa gonfiori, pesantezza e anche dolori. Nelle donne predisposte, si può assistere anche alla comparsa delle varici, alterazioni di segmenti di varia lunghezza della parete di una vena.
…e alla vagina
Nelle ultime settimane di gravidanza, possono comparire anche varici perineali e vulvo-vaginali. Al momento del parto, queste possono provocare ematomi e, in alcuni casi, sanguinamento, soprattutto in caso di episiotomia.
Attenzione alle emorroidi
Le difficoltà di circolazione, unite alla pressione esercitata dal feto, possono rendere la futura mamma più soggetta anche alle emorroidi. La stitichezza, molto comune nell’attesa, non fa che peggiorare il tutto. Per ridurre il rischio di questi disturbi è bene seguire alcune regole:
cercare di non aumentare troppo di peso;
praticare un’attività fisica costante, a ritmi blandi;
seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura;
bere molto;
indossare calze elastiche a compressione graduata;
scegliere calzature comode, a pianta larga, con tre o quattro centimetri di tacco;
non esporsi a fonti di calore diretto;
non mantenere a lungo la posizione fissa.