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Secondo alcuni studi, il rischio per un bebè di ammalarsi di autismo è legato anche ad alcune complicanze della gravidanza, in particolare la preeclampsia e il diabete. Ricercatori della University College Cork (Irlanda) hanno analizzato decine di studi su preeclampsia in gravidanza e disturbi dello sviluppo nel nascituro (da autismo a iperattività e deficit di attenzione). La revisione ha portato i ricercatori a concludere che soffrire di preeclampsia durante la gestazione è associato a un aumento del 35% di rischio di autismo per il bebè.
I vari tipi di diabete
Un altro studio, invece, ha collegato l’ autismo al diabete materno, anche a quello di tipo 1 (insulino-dipendente). Condotto al Kaiser Permanente hospitals in California, ha dimostrato che i figli di donne con diabete di tipo 1 hanno più un rischio più che raddoppiato di ammalarsi di autismo rispetto agli altri bimbi. Il diabete di tipo 2 nella mamma aumenta il rischio di autismo del bebè addirittura del 45%, mentre il diabete gestazionale prima della 27a settimana di gravidanza lo aumenta del 30%.
Alla ricerca di una causa
L’ autismo è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta nei primi anni di vita con comportamenti ripetitivi e una severa compromissione dell’interazione sociale e della comunicazione verbale e non verbale. Sebbene le cause scatenanti non siano ancora completamente note, le ricerche suggeriscono come fattori genetici e metabolici possano ostacolare la maturazione fisiologica dei neuroni e dei circuiti funzionali. Sono implicati anche fattori ambientali, come l’esposizione ad agenti inquinanti durante la gravidanza. Altri elementi di rischio, l’età avanzata dei genitori (soprattutto del papà), il basso peso alla nascita o la forte prematurità.
Più colpiti i maschi
La probabilità che nasca un bambino con autismo supera l’1%, con una maggior prevalenza tra i maschi rispetto alle femmine (il rapporto è di 4 a 1). Secondo gli studi più recenti, nel mondo 1 bambino ogni 100 (negli Stati Uniti 1 ogni 68) presenta un disturbo dello spettro autistico, ma il fenomeno è in crescita. In Italia il problema coinvolge circa 500mila famiglie.