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Non riguarda solo gli adolescenti. Si è visto infatti che l’acne dopo i 25 anni tende a ripresentarsi nel 50% della popolazione. E tanto più in gravidanza, a causa delle
“tempeste ormonali” tipiche
di questo periodo. Va curata con attenzione, affinché non lasci cicatrici sulla pelle.
È diversa da quella giovanile
L’acne è una delle patologie cutanee più diffuse: si stima possa colpire l’80%-90% dei soggetti entro i 21 anni di età. In più, come l’acne in gravidanza, può ripresentarsi anche dopo, con una certa frequenza. Non sempre l’acne tardiva è una problematica che persiste dall’adolescenza e in alcuni casi può colpire anche persone che prima non ne soffrivano, provocando implicazioni psicologiche e sociali oltre che estetiche. Una ricerca fatta da Galderma ha evidenziato come il 50% degli italiani si guarda allo specchio ogni volta che può, soprattutto per analizzare i difetti della pelle.
La pelle è più reattiva
L’acne in età adulta si differenzia da quella giovanile in quanto si localizza prevalentemente su collo, basso mento e sulla mascella. Questo tipo di acne, anche a causa delle caratteristiche della pelle non più giovanissima, tende a essere più soggetto ad irritazioni e più resistente ai trattamenti. Per questo l’acne non va sottovalutata e, anzi, va curata con prodotti appositi non appena compare.
Attenzione all’igiene
Gli esperti consigliano, se l’acne è diffusa, di consultare un dermatologo di fiducia per impostare un trattamento di cura adatto al periodo della gravidanza. Per l’acne in forma iniziale o lieve, spesso può bastare curare attentamente l’igiene. Per la detersione e l’idratazione quotidiana della pelle con acne in gravidanza occorre scegliere prodotti studiati appositamente per l’acne, non comedogenici, non acnegenici e ipoallergenici, per idratare e detergere senza irritare ulteriormente la pelle. Inoltre è importante usare creme da giorno con fattore di protezione UVA/UVB anche in inverno, utili anche per prevenire la comparsa delle macchie scure sul volto.
No alla creme con vitamina A
Sono da evitare in gravidanza i cosmetici antiacne con derivati della vitamina A, come l’acido retinoico, che è un farmaco ad azione esfoliante e antirughe, che però può avere effetti negativi sul feto, oppure le creme con acido glicolico in alta concentrazione, utile per stimolare il turn-over cellulare, che può causare in gravidanza reazioni cutanee.