Se è vero che il caldo è nemico del sonno, in gravidanza è vero ancora di più. Nei nove mesi, infatti, peggiora la percezione del calore che va ad aggiungersi agli altri fastidi che agitano le notti delle future mamme. Ma evitare che le notti d’estate si trasformino in notti insonni è possibile. Ecco come.
I rimedi da adottare
1) Stabilire un rituale all’insegna del relax: a seconda delle preferenze si può scegliere di bere un bicchiere di latte caldo col miele, leggere un libro, ascoltare una musica rilassante, fare un pediluvio oppure guardare un film in tranquillità.
2) Consumare una cena leggera, evitando di assumere sostanze eccitanti come caffè e bevande a base di cola.
3) Riposare su un buon materasso: se è troppo rigido potrebbe causare un rallentamento del flusso sanguigno per l’eccessiva pressione del corpo; al contrario l’esagerata morbidezza potrebbe causare avvallamenti fastidiosi proprio nelle zone più delicate come collo e schiena. È meglio preferire quelli in lattice o a molle, con doghe in legno.
4) Assumere determinate posizione per dormire:
✔ sdraiate sulla schiena con la testa appoggiata su un cuscino di media altezza, in modo da permettere alla cassa toracica la massima espansione;
✔ su un fianco, meglio se quello sinistro, con le gambe rannicchiate, in modo da non far gravare il peso del piccolo sulla schiena della mamma. Questa posizione, inoltre, evita anche che venga compressa la vena cava inferiore (che riporta il sangue dalle gambe al cuore).
5) Consumare alimenti “alleati del riposo” come i cereali integrali, ricchi di carboidrati complessi noti per le proprietà soporifere. Le banane sono molto importanti oltre che per combattere i crampi notturni, grazie all’alto contenuto di potassio, anche per la loro dose di serotonina, sostanza chimica coinvolta nel processo biochimico che induce il sonno. Il latte e lo yogurt, infine, contengono triptofano, un precursore della serotonina, sostanza dall’azione calmante.
6) Assumere i rimedi fitoterapici (camomilla, melissa e tiglio) sotto forma di tisane o di gocce (da prendere però sempre dopo avere consultato il ginecologo).
7) Cercare di andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora, in modo da stabilire un regolare ritmo veglia/sonno.
8) Fare una moderata attività fisica durante il giorno (se non vi sono controindicazioni), come un po’ di nuoto o una lunga passeggiata.
9) Imparare a rilassarsi respirando profondamente.
10) Frequentare un corso di preparazione al parto per condividere paure, dubbi e domande con le altre gestanti aiuta senz’altro a essere più serene, a tutto vantaggio del sonno notturno.
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In breve
CAUSE DIVERSE IN BASE AL TRIMESTRE
– L’insonnia a inizio gravidanza è determinata in genere dalla tensione mammaria, dallo stimolo frequente a fare la pipì e dalla nausea che a volte porta la gestante ad alzarsi per fronteggiare il problema.
– La situazione migliora nel secondo trimestre: la nausea di solito non tormenta più la futura mamma. L’organismo si è ormai abituato alla nuova condizione e la gestante dovrebbe approfittare di questo periodo, il più piacevole dell’attesa, per riposare bene. Ma non è sempre così: può intervenire l’ansia per gli esami da fare, per il cambiamento della propria immagine, per il futuro…
– Riposare serenamente nel terzo trimestre può diventare un’impresa. Il primo motivo è l’ingombro della pancia che costringe la donna ad adottare posizioni nelle quali non si trova a suo agio o in cui sente eccessivamente il peso del bambino non riuscendo di conseguenza ad addormentarsi. La presenza ingombrante del bebè pesa inoltre sia sulla vescica, provocando lo stimolo a urinare spesso, sia sullo stomaco che viene compresso dando luogo a una fastidiosa acidità. Infine, il piccolo si fa sentire spesso con calcetti e capriole che, per quanto benvenuti dalla futura mamma, la fanno svegliare di soprassalto interrompendo il sonno.