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Da oggi le future mamme hanno un motivo in più per moderare l’apporto di grassi a tavola. Uno studio pubblicato su “Neural Regeneration Research” ha infatti dimostrato che una dieta in gravidanza ricca di grassi può aumentare il rischio di sviluppare gestosi.
Attenzione alla pressione alta
La gestosi è una condizione della gravidanza caratterizzata da ipertensione arteriosa (sopra i 140/90 mm/Hg), proteinuria (presenza di proteine nelle urine, rilevata durante gli esami) ed edemi (gonfiori). Compare in genere intorno alla 20a settimana di gravidanza e, se non trattata, può portare a parto prematuro o problemi nello sviluppo del bebè.
Come si è svolta la ricerca
La ricerca ha preso in esame alcune cavie in gravidanza, alimentate con una dieta ricca di grassi. I ricercatori hanno riscontrato che quelle gravide avevano sintomi simili a quelli della gestosi. La causa sarebbe un’alterazione, nella regione del cervello chiamata ippocampo, del recettore metabotropico 1 del glutammato “mRNA”.
Sulla base di questi risultati, gli esperti sottolineano l’importanza di limitare il consumo di grassi in gravidanza. La quota giornaliera da non superare è di quattro porzioni da 14 grammi ciascuna (se il peso corporeo della donna è nella norma).
Una porzione di grassi corrisponde, per esempio, a un cucchiaio di olio (d’oliva o di semi), un cucchiaio di burro o margarina, un cucchiaio di maionese, 2 cucchiai di panna o 2 cucchiai di formaggio cremoso.
Limitare anche i grassi “nascosti”
Gli specialisti consigliano, per quanto riguarda il pane, di evitare quelli speciali, ai quali vengono spesso aggiunti grassi animali e vegetali, di ridurre il consumo di formaggi, preferendo quelli “leggeri”, accanto a latte e yogurt scremati e di alternare la carne con il pesce alla griglia o lesso (come merluzzo, nasello, trota e sogliola), condito con solo limone e poco olio.
Tuttavia, i grassi non vanno eliminati del tutto. Sono fondamentali per lo sviluppo cerebrale e degli occhi del bebè e hanno effetti positivi anche sulla mamma. Inoltre, molti nutrienti contenuti nelle verdure, come la vitamina A, vengono assorbiti meglio dall’organismo se accompagnati da una piccola quantità di grassi.
Perciò via libera a un cucchiaio di olio d’oliva sull’insalata o a una spolverizzata di noci macinate sulle verdure cotte.