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Il fruttosio in gravidanza è pericoloso? Per rispondere a questa domanda, ricercatori del Medical Branch dell’università del Texas (Stati Uniti) hanno condotto uno studio sui rischi per il feto legati a un consumo materno di fruttosio, laddove l’ultima revisione dei Larn, i Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana, contiene delle raccomandazioni sul consumo moderato di fruttosio rivolte alla popolazione generale.
Dove si trova
Il fruttosio è lo zucchero presente nella frutta e nelle verdure in genere. I benefici del suo consumo si evidenziano in caso di utilizzo moderato, non superiore ai 4 o 5 cucchiaini al giorno. Un’assunzione elevata, invece, può favorire la trasformazione, da parte del fegato, degli zuccheri in grassi “di riserva” che tendono a far alzare il livello di trigliceridi nel sangue o nel fegato, con il rischio di ipertrigliceridemia, soprattutto per le persone in sovrappeso e sedentarie. Favorisce, inoltre, l’insorgere della sindrome metabolica, una condizione che predispone a diabete e malattie del cuore.
L’esperimento in laboratorio
Ora gli scienziati americani si sono chiesti se, in caso di abuso, il fruttosio in gravidanza sia pericoloso. Per arrivare a una conclusione, hanno somministrato a un gruppo di topoline incinte una bevanda al fruttosio e, in seguito, rilevato picchi di glucosio più elevati e una pressione arteriosa più alta nella prole che è risultata più a rischio di sviluppare in età adulta obesità, pressione alta e disfunzioni metaboliche, tutti fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Più a rischio le femmine
L’effetto negativo è parso più pronunciato nelle femmine, fra cui sono stati rilevati un peso maggiore, percentuali più elevate di grasso addominale ed epatico, una maggiore resistenza all’insulina e concentrazioni più basse di leptina, l’ormone prodotto dalle cellule adipose per ridurre la fame.
La regola d’oro? Moderazione
In attesa di sapere se davvero il fruttosio vada eliminato dalla dieta delle donne in gravidanza, gli esperti invitano a moderare l’assunzione di cibi e bevande arricchiti di questa sostanza. Oltre al dolcificante liquido o in polvere, andrebbero limitati i cibi industriali che lo contengono e le bibite gassate a base di sciroppo di fruttosio. Basta leggere con attenzione le etichette di alimenti e bevande al momento dell’acquisto.