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Dimmi cosa mangi e ti dirò come crescerà tuo figlio. Quasi una predizione, e le premesse ci sono tutte. Infatti, un nuovo studio europeo conferma proprio il legame sottile e importante che esiste tra il comportamento e l’intelligenza del bambino e la dieta in gravidanza della madre. Ecco la nuova scoperta, che è poi una conferma di studi passati.
Un progetto europeo dal nome Nutrimenthe
A dirlo è un progetto europeo quinquennale che porta il nome di Nutrimenthe ed è stato coordinato dalla dottoressa Cristina Campoy dell’Università di Granada.
Gli scienziati, circa la dieta in gravidanza della mamma, hanno analizzato l’impatto delle vitamine B, dello iodio e dei grassi Omega 3 sullo sviluppo psicologico, comportamentale ed emotivo del piccolo, con riferimento al periodo della gravidanza e dei primissimi anni di vita.
poppate al seno e tanto pesce
Secondo gli esperti la prima regola per avere figli “intelligenti” è prevedere pesce grasso, ricco di Omega 3, nella dieta in gravidanza. Questo garantirebbe lo sviluppo delle capacità cognitive, così come una volta nato è importante cercare di allattare al seno il più possibile il proprio bimbo.
Indispensabili omega 3 proveniente dal pesce
Gli Omega 3, contenuti soprattutto in alcuni tipi di pesce, come salmone, sgombro, pesce spada, acciuga e trota, sono indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo, e in particolare per la protezione del sistema circolatorio e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Per questo, e per scongiurare carenze nutrizionali, l’apporto quotidiano di acidi grassi Omega 3, correttamente bilanciati con gli Omega 6, è fondamentale per qualsiasi tipo di dieta. Ma ancora di più in gravidanza e durante l’allattamento al seno.
2-3 volte alla settimana
L’ideale sarebbe consumare pesce (meglio se pesce azzurro, come acciughe o sardine), almeno 2 o 3 volte alla settimana, stando bene attente alla freschezza del prodotto e alle zone di provenienza. Inoltre, meglio evitare il “fritto misto”: per non vanificarne tutti i benefici è importante scegliere una modalità di cottura sana, come quella al al forno o al vapore.
Lo studio continua
Che cos’è Nutrimenthe? Ce lo spiega Cristina Campoy dell’Università di Granada. “Nutrimenthe è stato progettato per essere uno studio a lungo termine, perché il cervello richiede molto tempo per maturare, e le prime carenze possono avere effetti di vasta portata”.