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Non più di un chilo al mese. Questo il monito dei ginecologi per le donne in gravidanza. Ma attenzione. Un’ossessione per la dieta può portare a una malnutrizione per il bimbo.
Sbagliati gli eccessi
Tenere sotto controllo regolarmente l’alimentazione in gravidanza non è una questione di linea, ma di benessere per il bimbo e la madre. L’insorgere di eventuali carenze può, infatti, causare problemi di salute per il nascituro.
Insomma, è sbagliato mangiare per due ma è altrettanto sbagliato non mangiare abbastanza per apportare le sostanze nutritive necessarie allo sviluppo del feto. Non bisogna, quindi, imporsi eccessive privazioni per evitare complicazioni durante la gravidanza e malnutrizione al bambino. A raccomandarlo è stato il professor Andrea Pezzana, Direttore Nutrizione Clinica ASL Città di Torino.
A rischio non solo i Paesi poveri
Il problema della malnutrizione “per difetto” riguarda paradossalmente anche i Paesi ricchi ed evoluti e non solo i Paesi poveri. Le donne con la dieta introducono sostanze nutritive per quantità inferiori al necessario per la paura di ingrassare troppo e non di riuscire a smaltire dopo il parto i chili di troppo.
No a diete strette e “fai da te”
“Nei Paesi del sud del Pianeta un miliardo di persone deve far fronte alla carenza di cibo, mentre nei Paesi ricchi spesso le donne seguono un’alimentazione troppo restrittiva per non aumentare troppo di peso, o seguono una dieta “fai da te”, con cibi di scarsa qualità. – spiega il professor Pezzana – Il rischio è di andare incontro a carenze di micronutrienti e sali minerali”.
L’alimentazione in gravidanza
Lo studioso evidenzia l’importanza di nutrirsi in modo adeguato, soprattutto durante i primi tre mesi di gravidanza, quando “non è certo il momento di sottoporsi a diete restrittive o di controllare il peso. Se poi ci si affida a diete improvvisate si rischia la carenza di elementi importanti per la funzionalità degli organi e lo sviluppo del bambino nel pancione”.