Caffè in gravidanza aumenta il rischio di obesità infantile

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 30/01/2019 Aggiornato il 13/11/2019

Durante la gravidanza sono diversi i divieti alimentari cui le future mamme devono attenersi per evitare l'eventuale sviluppo di questo o quell'altro problema. Ai già noti limiti ora potrebbe aggiungersi anche quello per la tazzina di caffè. Ecco perché

Caffè in gravidanza aumenta il rischio di obesità infantile

Le donne in gravidanza non dovrebbero consumare più di 300 mg di caffeina al giorno (3 tazze di caffè americano) per evitare possibili problemi di peso per il bambino. Lo suggerisce studio condotto da centri di ricerca francesi, svedesi e norvegesi e pubblicato sul British Medical Journal, da cui è emerso che sarebbe meglio eliminare il consumo di caffè.

Più caffeina, bimbi in sovrappeso

La motivazione, spiegano i ricercatori, risiede nel fatto che sembra che i bambini nati da madri che hanno consumato troppo caffè in gravidanza corrono un rischio maggiore di essere sovrappeso in età prescolare e scolare.

In particolare, a cinque anni la percentuale di bambini obesi o in sovrappeso è risultata maggiore del 5% tra i figli di donne che durante la gestazione avevano fatto registrare il più alto consumo di caffeina. I dati sono stati raccolti dai ricercatori della Sahlgrenska Academy dell’Università di Göteborg (Svezia) in collaborazione con l’Istituto norvegese per la salute pubblica. In tutto sono state esaminate dieta e informazioni mediche di 50.943 donne incinte.

Meglio non esagerare

Sebbene non sia stato ancora dimostrato se sia la caffeina la causa diretta del sovrappeso, la relazione individuata tra il consumo di caffè in gravidanza e l’aumento di peso dei bambini ha spinto i ricercatori a incoraggiare una maggiore cautela nel bere questa bevanda durante la gestazione.

Il limite consentito

L’Agenzia svedese per la nutrizione, all’interno dei parametri stabiliti per il consumo di alimenti in sicurezza durante la gravidanza, ha precisato che le donne incinte non dovrebbero consumare più di 300 milligrammi di caffeina al giorno, pari a tre tazze di caffè americano, mentre per quanto riguarda il tè, invece, la quota da non superare è di sei tazze di tè nero (la tipologia con più caffeina) da 200 ml.

Da sapere!

Secondo uno studio portoghese presentato al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), la caffeina ha una potenziale azione anti-diabetica nelle donne.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti