Argomenti trattati
Tutte le future mamme sono consapevoli dell’importanza della dieta in gravidanza. Non solo per permettere un corretto accrescimento del feto, fornire la giusta energia alla donna ed evitare un aumento eccessivo di peso. Ma anche per diminuire il rischio di eventuali malformazioni a carico del nascituro.
Eppure, ancora oggi, commettono tanti sbagli a tavola. Lo dimostra uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani, del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, pubblicato su una rivista dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
La migliore è la dieta mediterranea
L’alimentazione in gravidanza ha un ruolo importantissimo nei confronti della salute di mamma e bebè. In particolare, può influire sul rischio di difetti congeniti del feto, che tanto spaventano i genitori.
Numerosi studi hanno dimostrato che il modello mediterraneo protegge il nascituro da malformazioni serie, come la spina bifida e il cosiddetto “labbro leporino”.
In sostanza, questo tipo di alimentazione in gravidanza prevede un consumo abbondante di frutta, verdura, pesce azzurro, legumi e olio extra vergine di oliva.
Quantità insufficienti di ferro e acido folico
Secondo la ricerca italiana, spesso l’alimentazione in gravidanza è troppo povera di cibi contenenti ferro e acido folico, due sostanze fondamentali. La carenza di ferro, infatti, può avere serie conseguenze, come stanchezza della mamma, parto pretermine, sottopeso del piccolo alla nascita, deficit neurologici e comportamentali in età scolare.
Al contrario, un’integrazione oculata è praticamente priva di rischi. I folati, invece, assicurano il corretto proseguimento della gestazione, prevenendo problemi seri, come il ritardo della crescita del feto, il distacco precoce di placenta e il parto prematuro.
In secondo luogo, diminuiscono il rischio di alcune malformazioni fetali, in particolare quelle al tubo neurale, come la spina bifida. In media, le future mamme assumono solo la metà della dose giornaliera di ferro raccomandata dagli esperti e l’80% di quella di folati. Di contro, introducono quantità eccessive di cibi di origine animale, grassi saturi e zuccheri solubili.