Argomenti trattati
È da tempo ampiamente riconosciuta l’importanza dell’assunzione di acido folico in gravidanza nella prevenzione delle gravi malformazioni congenite del tubo neurale, come la spina bifida e l’anencefalia, tant’è che ogni ginecologo prescrive subito un’integrazione di acido folico a ogni donna in dolce attesa. Addirittura è assai consigliato di assumerlo già nei mesi precedenti al concepimento, cioè dal momento in cui si cerca di avere un bambino.
La scoperta recente
Di recente, uno studio del Sandwell and West Birmingham Hospital pubblicato sulla rivista An international journal of obstetrics and gynaecology, ha dimostrato che l’acido folico sarebbe anche in grado di diminuire la probabilità di partorire neonati sottopeso, condizione associata a un aumento della mortalità neonatale e di malattie croniche in età avanzata come il diabete, l’ipertensione, l’obesità e problemi di salute.
Per giungere a questa conclusione, gli studiosi hanno analizzato la dieta in gravidanza di circa 108mila donne inglesi. Il 42% aveva meno di 30 anni ed era al primo parto, quasi tutte non erano fumatrici e con un peso nella norma al momento del concepimento.
Confermato il legame
Confrontando il peso dei bambini alla nascita con il quantitativo di acido folico assunto durante la gestazione, è emersa una relazione causale tra l’assunzione di acido folico e le nascite di bambini sottopeso.
In pratica, nelle madri che avevano assunto acido folico durante la gravidanza, il peso del neonato era nella norma. E nelle mamme che avevano iniziato l’integrazione di acido folico già prima della gravidanza, il rischio di basso peso alla nascita era ancora più esiguo.
Perché è essenziale
L’acido folico o folacina, è una vitamina del gruppo B (vitamina B9) che gioca un ruolo fondamentale nella crescita e nella differenziazione dei tessuti del feto. Svolge diverse funzioni:
- contribuisce alla creazione di nuove cellule insieme alla vitamina B12;
- è essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine;
- interviene nella formazione dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi del sangue;
- è particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione come, appunto, i tessuti embrionali; infatti, aiuta l’embrione a formare e poi a chiudere il tubo neurale, entro 30 giorni dal concepimento (in genere tra il 17° e il 29° giorno), quando la futura mamma spesso non sa ancora di aspettare un bambino.