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Il diabete è una malattia che può creare parecchi problemi, a maggior ragione in gravidanza. Ma gestirlo non è impossibile, nemmeno nei nove mesi. D’ora in avanti le future mamme saranno più avvantaggiate rispetto al passato: da poco, infatti, è stato approvato il primo dispositivo in grado di monitorare in continuo la glicemia nelle donne che soffrono di diabete in gravidanza.
Un disturbo del metabolismo
Il diabete è una malattia caratterizzata da un aumento della glicemia, ossia della concentrazione di glucosio nel sangue, e da altre alterazioni nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi. La futura mamma può svilupparla per la prima volta proprio durante la gravidanza oppure esserne già affetta prima di rimanere incinta. In entrambi i casi, deve fare attenzione e monitorare la sua condizione.
Cosa succede nei nove mesi
Se la donna soffre già di diabete dovrebbe programmare in anticipo la gravidanza, così da controllare al meglio la malattia. “È ormai da tempo noto che la gravidanza nelle donne con diabete deve essere programmata al fine di ottenere un rapido e stabile miglioramento dei valori, per raggiungere e mantenere un buon controllo metabolico, fondamentale per la salute della madre e del figlio anche a lungo termine” spiega Ester Vitacolonna, del dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Università Chieti-Pescara. Ma che cosa succede se una donna con diabete rimane incinta senza averlo programmato? Occorre controllare la glicemia e, se questa non è stabile, adottare tutte le strategie terapeutiche necessarie per ottenere un buon controllo glicemico.
Valori della glicemia sotto controllo costante
In entrambi i casi, per proteggere la salute di mamma e bebè è necessario controllare i valori glicemici. Ecco perché il dispositivo approvato per chi soffre di diabete in gravidanza è uno strumento prezioso. “Il supporto della tecnologia del monitoraggio in continuo della glicemia (rt-CGM) rappresenta uno strumento che fa la differenza in una situazione delicata come la gravidanza. Per tutta la durata della gestazione il controllo glicemico deve essere il più possibile stabile e dentro definiti valori glicemici (63-140 mg/dl). La tecnologia, insieme al continuo percorso educazionale, rappresentano i compagni di un’avventura unica per ogni donna, ancor più delicata in presenza di diabete” spiega Angela Napoli, specialista in Endocrinologia e Diabetologia e Medicina Interna dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma.
L’aiuto della tecnologia
Il dispositivo capace di monitorare in continuo la glicemia ora approvato anche per il controllo del diabete in gravidanza è piccolo, senza fili, della durata di dieci giorni e indicato per essere usato in diversi siti del corpo, tra cui il braccio. Inoltre, è capace di inviare sullo smartphone le informazioni sui valori glicemici in tempo reale (aggiornate ogni 5 minuti), con avvisi personalizzabili per l’iperglicemia e l’ipoglicemia.