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In Italia rappresenta la normalità: la gravidanza a 30 anni è quella più comune. Infatti, nonostante stia aumentando il numero delle mamme over 40, la fascia di età in cui normalmente una donna ha un figlio è proprio quella compresa fra i 30 e i 40 anni. Ecco tutti i pro e i contro di tale scelta.
Una decisione ben ponderata
Sicuramente rispetto a una gravidanza a 20 anni, quella a 30 è più consapevole. La donna, in genere, ha raggiunto una certa maturità e quella di avere un figlio è una scelta ben ponderata e voluta.
Una relazione stabile
Una gravidanza a 30 anni di età ha anche il vantaggio di essere meno travagliata. Nella maggior parte dei casi, le donne che decidono di avere un figlio a questa età hanno una relazione stabile e un partner presente e collaborativo. Questo rappresenta un indiscusso beneficio sia per la mamma sia per il figlio in arrivo. Occorre considerare poi il fattore economico. Solitamente, le donne di questa età hanno una carriera avviata e, insieme al compagno, possono garantire un adeguato sostentamento al bambino. Una trentenne, in genere, è dotata di buone capacità di organizzazione ed è in grado di gestire imprevisti, procedure burocratiche, faccende pratiche. Questo rappresenta sicuramente un enorme vantaggio quando si hanno figli.
Meno energie
Di contro, però, una gravidanza a quest’età è più “stancante”: le energie a disposizione sono sicuramente inferiori che a 20 anni. Inoltre, gli impegni lavorativi sottraggono ulteriore vitalità e vigore. Per questo, è facile che la mamma si senta spesso stanca e “scarica”. Più l’età materna avanza, poi, meno si ha voglia di giocare con i bambini. Inutile negarlo: le mamme over 30 sono, in genere, meno “giocherellone” di quelle più giovani. E a risentirne è l’aspetto ludico della relazione con i figli.
Più rischi di parto cesareo
Dal punto di vista fisico, le gravidanze a 30 anni sono associate a una probabilità maggiore di parto cesareo, di anomalie cromosomiche a carico del nascituro e di complicazioni sia nel corso della gravidanza sia durante il travaglio.