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Stimola la circolazione, tonifica la muscolatura in vista del parto, favorisce la digestione, attenua il mal di schiena. Lo sport in gravidanza non solo non è controindicato, ma è addirittura raccomandato. Significativi sono anche gli effetti a livello psicologico: l’attività fisica alza il livello di tre neurotrasmettitori, cioè dopamina, serotonina ed endorfine. Infine, sembra giocare un ruolo positivo contro l’invecchiamento. A dimostrare che lo sport in gravidanza può essere praticato senza problemi è Chiara Cainero, che al quinto mese di gravidanza ha vinto il doppio oro agli europei di tiro a volo.
Valutare lo sport e i propri limiti
Naturalmente, non tutti gli sport sono uguali e ognuno deve considerare le proprie capacità e i propri limiti. Alcune attività possono provocare traumi o cadute. Vietati lo sci e l’equitazione, ma anche il pattinaggio e la pallacanestro, che prevedono salti e sobbalzi. Attenzione anche alle discipline che richiedono un consumo di ossigeno e di zuccheri molto elevato, come la maratona. Gli sport più indicati in gravidanza sono il nuoto, la camminata, lo yoga, lo stretching e la ginnastica dolce. La bicicletta va usata con prudenza e moderazione. Chi fa jogging deve limitare le distanze e scegliere terreni pianeggianti e non accidentati, o meglio ancora la pedana da corsa (regolando la velocità, l’inclinazione e l’intensità). Attenzione al rischio di inciampare quando il pancione impedisce di vedere i piedi! La camminata è preferibile alla corsa, in quanto in gravidanza legamenti e articolazioni si allentano, mettendo più sotto sforzo le ginocchia e aumentando il rischio di lesioni.
Scegliere l’abbigliamento giusto
Per evitare infortuni, è fondamentale scegliere l’abbigliamento giusto: abiti ampi e comodi, in tessuti naturali, senza elastici o cinture. Le scarpe devono essere basse e comode, per non ostacolare la risalita del sangue venoso e favorire la circolazione. Le appassionate di aerobica potranno optare per programmi soft o per l’acquagym. In acqua si può anche semplicemente nuotare: il peso è 10 volte inferiore che sulla terra, i movimenti sono facilitati, gli esercizi sono più efficaci, non si forzano le articolazioni, il rischio di surriscaldamento è minimo. In più, si alleviano i gonfiori alle gambe e i dolori della sciatica.
E dopo?
Anche per quanto riguarda lo sport dopo la gravidanza, non ci sono controindicazioni assolute, se la mamma sta bene e la nascita del bebè è avvenuta senza complicazioni. Un esempio? La campionessa di scherma Valentina Vezzali ha partecipato ai mondiali di scherma appena tre mesi dopo la nascita del suo secondogenito…