Argomenti trattati
Cade il divieto di sauna in gravidanza e sport in acqua calda. La buona notizia per le amanti delle Spa è stata diffusa dalla rivista medica British Journal of Sports Medicine alla luce di una revisione di studi. Per verificare la capacità di autoregolazione della temperatura corporea in gravidanza e l’impatto allo stress da calore sulle future mamme, i ricercatori hanno analizzato i risultati di 12 studi condotti negli anni passati.
Non si supera la temperatura limite
Hanno appurato che in tutti gli studi di gravidanza, nessuna donna ha superato il limite di temperatura corporea raccomandato di 39° C. La temperatura corporea individuale più alta riportata è stata di 38,9° C. La media più alta era di 38,3° C per l’esercizio fisico, 37,5° C per l’esercizio in acqua, 36,9° C per l’acqua calda e 37,6° C per l’esposizione alla sauna. Non c’è motivo dunque di vietare la sauna in gravidanza e gli sport in acqua calda.
Servono comunque attenzione e preparazione
Alcuni studi hanno anche mostrato addirittura una riduzione dell’aumento della temperatura man mano che la gravidanza progrediva, confermando la teoria secondo cui la regolazione termica tende a migliorare durante la gravidanza. Tuttavia, sottolineano gli esperti, è necessaria una personalizzazione dei programmi di attività proposti alle gestanti, perché ciascuna deve svolgere esercizi in linea con il proprio stato di allenamento precedente e con le necessità metaboliche specifiche dei tre trimestri di gestazione.
I tempi da rispettare
Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno concluso che sauna in gravidanza e sport in acqua calda non sono vietati: le donne incinte possono impegnarsi in 35 minuti di esercizio aerobico ad alta intensità (all’80-90% della loro frequenza cardiaca massima) a temperature esterne fino a 25° C e umidità relativa del 45%. Possono anche partecipare all’esercizio aerobico in acqua con temperature che vanno da 28,8 a 33,4° C per un massimo di 45 minuti e concedersi un bagno turco (40° C) o una sauna (70° C, 15% di umidità relativa) fino a 20 minuti, indipendentemente dalla fase della gravidanza, senza raggiungere il limite di temperatura di base raccomandato di 39° C.